Android e iOS migliorano i soggiorni in albergo: lo smartphone diventa chiave

Diverse novità direttamente dal Google I/O, anche per quanto riguarda l'applicazione HotelTonight

HotelTonight

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Sono molteplici i contesti in cui i modelli dotati del sistema operativo Android e iOS possono essere utilizzati, andando ben oltre i soliti ambiti in cui un dispositivo mobile può svolgere al meglio il proprio dovere, secondo quelle che sono le normali credenze del pubblico e degli addetti ai lavori.

In questo particolare ambito, è inevitabile il riferimento a HotelTonight, che, stando a quanto emerso durante un evento come il cosiddetto Google I/O, “rischia” di andare incontro ad almeno due svolte nel corso delle prossime settimane.

Come molti sanno, il programma nasce per effettuare prenotazioni presso strutture alberghiere, ma i prossimi aggiornamenti dovrebbe cambiare, e non di poco, l’esperienza di utilizzo da parte degli utenti. Vedere per credere i presupposti di Express Checkin, la cui ragion d’essere potrebbe essere quella di confermare i propri dati presso le strutture che decideranno di aderire all’iniziativa in modo molto più semplice rispetto alle nostre abitudini.

Se le cose dovessero andare effettivamente come gli sviluppatori immagino, l’utente avrebbe la possibilità di saltare tutto l’iter burocratico relativo al check-in, mentre i dati compilati e confermati potranno essere consultati in qualunque momento su Google Now.

Per quanto concerne la cosiddetta Keyless Entry, invece, si potrà assistere ad una vera e propria rivoluzione del modo in cui concepiamo il proprio modello iOS e Android. Il motivo? La tecnologia, una volta fornite le proprie credenziali e i dati relativi ad una specifica prenotazione, consentirà di utilizzare lo smartphone come una sorta di chiave, semplicemente collocando il device nell’apposito spazio concepito sulla superficie della porta di una stanza. Insomma, tante, tantissime novità per chi intende puntare su modelli Android o iOS, stando a quanto trapelato durante un evento come Google I/O.