Non sembra volersi arrestare l’accanimento dei discografici su Michael Jackson: la sua memoria ormai sembra diventata un grande affare da cui ricavare il massimo profitto finchè sarà possibile. Non bastava l’ultimo album postumo Xscape, che recupera brani inediti del Re del Pop e ha suscitato reazioni contrastanti tra i fan: esperimenti del genere potrebbero ripetersi per molti anni ancora, visto che il materiale lasciato dall’artista basterebbe per circa 8 nuovi dischi.
A rivelarlo, senza paura di essere smentito, è Rodney Jerkins: il produttore discografico è stato tra i più fedeli collaboratori di Michael Jackson in vita e non ha dubbi sul fatto che gran parte dell’eredità dell’artista debba ancora venire alla luce.
Parlando all’edizione statunitense della prestigiosa rivista Rolling Stone, Jerkins ha confermato che la mole di brani inediti e pezzi incompiuti negli archivi di Michael Jackson è davvero imponente. Tanto imponente da bastare per altri 8 album postumi.
Un patrimonio musicale che ovviamente non rimarrà nascosto a lungo, tanto che Jerkins annuncia “sorprese” per i fan di Jacko.
Tra outtakes e materiale da riconfezionare si potrebbero ancora pubblicare altri 8 dischi. Sono sicuro che ci siano ancora altri grandi cose da scoprire, e – con un po’ di fortuna – avrò la possibilità di metterci sopra le mani
Il produttore già sembra pregustare il momento in cui potrà cominciare a lavorare sui lasciti di Michael Jackson. Un mese fa è stato risciato il disco postumo con 8 brani inediti Xscape, il secondo dopo Michael del 2010: il progetto è stato curato da Timbaland ed altri prottori di calibro internazionale ed è anticipato dal singolo che unisce la voce di Michael Jackson a quella di Justin Timberlake.
Il featuring Love never felt so good è stato presentato in anteprima mondiale ai Billboard Awards 2014 e ha scatenato un mare di polemiche per la scelta di riprodurre sul palco un ologramma di Michael Jackson. A quando la prossima trovata di marketing nel nome di Jacko?