Biagio Antonacci e la musica che si fa speranza, dedica speciale in concerto a Bari: “Ciao Pà”

In concerto nella città di suo padre, appena scomparso, Biagio Antonacci si è emozionato sul palco con duetti inediti e una dedica speciale

Biagio Antonacci in concerto a Bari

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Per Biagio Antonacci il live all’Arena della Vittoria di Bari ha avuto qualcosa di liberatorio: doveva essere una grande festa e lo è stata, anche se con una vena di malinconia per il recente lutto subito dall’artista. Proprio a suo padre, scomparso pochi giorni fa all’età di 79 anni, ha dedicato il primo dei due concerti Palco Antonacci, uno spettacolo di oltre due ore con ospiti e duetti inediti.

Vederlo cantare a Bari era sempre stato il sogno del padre Paolo, originario proprio del capoluogo pugliese: non ha fatto in tempo ad assistervi, ma la sua presenza si è Un Biagio Antonacci dapprima più misurato, poi scatenatissimo sul palco, ha percorso pedana e passerelle correndo e saltando per tutta la seconda parte del concerto: l’ha ocupato tutto l’immenso spazio a sua disposizione, per avere un contatto diretto col pubblico in una serata così speciale.

Nella ricca scaletta che ha alternato brani dell’ultimo album L’amore comporta a successi dei dischi precedenti, Biagio Antonacci ha stupito proponendo versioni sempre innovative, con la ricerca di sonorità sorprendenti per brani che ormai sono dei classici. Si è reinventato sul palco tormentoni come Iris o Non vivo più senza te, costantemente accompagnato dal coro del pubblico che l’ha segito nelle sue sperimentazioni.

Due le guest star salentine sul palco in questo primo live. Una delicata ed elegante Alessandra Amoroso ha fatto il suo ingresso nel secondo inciso di Se io, se lei, per poi esibirsi nel brano Non devi perdermi, scritto per lei da Biagio Antonacci che l’ha accompagnata nel ritornello.

Ma il momento in assoluto più toccante è stato il duetto con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro: insieme hanno realizzato una versione a due voci di Se è vero che ci sei. “Abbiamo in comune tante cose, la terra, il dolore…” ha commentato Biagio. “Due padri ora insieme” gli ha fatto da eco Giuliano, con Biagio che si è detto sicuro “saranno orgogliosi di noi“. I due artisti si sono sciolti in un abbraccio prima di regalare al pubblico una toccante versione di 3 minuti dei Negramaro, con Giuliano alla chitarra accompagnato da Massimo Varini. Una performance impressionante, se si considera che non l’hanno mai provata prima, come ha confessato Biagio sul palco.

Grande emozione nel finale sulle note di Liberatemi, con una dedica ai fan che sembra racchiudere tutta l’essenza della carriera di Biagio Antonacci.

La musica non risolve i problemi ma aiuta a trovare la speranza, perchè chi scrive nutre la stessa speranza di chi ascolta. Chi scrive è un uomo fragile e non vorrebbe cantare se ha un lutto nel cuore, ma la musica non si ferma, perchè la musica rispetta prima chi l’ascolta e poi chi la fa.

L’ultimo pensiero è proprio per il papà: prima di risalire pul palco per un secondo finale più intimo in Così presto no, Biagio Antonacci prende in mano un iPad e scrive il suo saluto proiettato sul maxischermo dell’Arena: Ciao Pa’ è l’immagine che accompagna le ultime note di Palco Antonacci, con l’artista avvolto dall’ideale abbraccio del suo pubblico.