Spring Breakers avrà un seguito, ma questa volta preparatevi ad andare oltre l’apparenza del semplice sballo, perché alla sceneggiatura ci sarà Irvine Welsh.
Quando fu presentato alla Mostra di Venezia nel 2012 Spring Breakers divise il pubblico fra gli osanna e i fischi detrattori. Il film aveva come protagoniste Selena Gomez, Vanessa Hudgens, Rachel Korine e Ashley Benson, volti dolcemente noti che per l’occasione si trasformavano in adolescenti sexy e pronte a tutto pur di riuscire a divertirsi. C’era la partenza per una vacanza in Florida, c’era l’arresto e la scarcerazione dietro cauzione ad opera di un gangstar rapper (interpretato da un James Franco in grande forma) che si trasformava nel loro pigmalione. E c’erano rapine, azioni estreme, insomma action all’insegna del godiamocelatuttaechisèvistosèvisto.
La trama del secondo invece dovrebbe essere affare dell’estremo surreale, almeno stando a quello che si apprende: nuove ragazze (improbabile quindi che le starlette di cui sopra ci siano di nuovo) se la vedranno con cristiani militanti, intenzionati a convertirle all’insegna del penitenziagite. Il titolo già pronto e pungente sarà Spring Breakers: The Second Coming. Ci sarà però un cambio di regia: Harmony Korine sarà sostituito dallo svedese Jonas Åkerlund, conosciuto per aver diretto Spun.
La notizia che però dona risalto all’occasione è l’aver ingaggiato come sceneggiatore il mitico Irvine Welsh, che a livello cinematografico in tanti ricorderanno per il libro-film-cult Trainspotting. E già. Chi meglio di Irvine Welsh può raccontare lo sballo per nascondere un grande vuoto che comincia ad affacciarsi spesso con l’adolescenza, ma che a volte, ahimè, continua ad alimentarsi in un nulla esistenziale fino ad età matura? Insomma, chi è deputato più di Irvine Welsh a raccontare come ci si sballa, come si fanno cazzate colossali finalizzate al semplice divertimento, al mettersi alla prova o, nella maggior parte dei casi ad un proficuo annientarsi in voto ad un’ipocrita e assurda smania di apparire non comprensibile? Appunto.