Perfino la polotica si occupa del fenomeno Miley Cyrus, perlomeno tra le mura domestiche: ne ha parlato di recente il primo ministro inglese David Cameron in un’intervista al Daily Mail che è subito rimbalzata sui maggiori quotidiani e siti online del mondo.
Il leader britannico ha rivelato che i suoi figli non hanno ancora colto la trasformazione della stellina Disney in una pornocantante che fa dello scandalo il suo pane quotidiano: Nancy (9 anni), Elwen (7) e Florence (3) non hanno capito che Hannah Montana e Miley Cyrus sono la stessa persona.
Cameron ha spiegato che i suoi figli sono stati grandi fan dello show di Disney Channel interpretato da Miley Cyrus, ma devono ancora riconoscere la loro beniamina nella sua nuova immagine: “I miei figli sono troppo giovani. Conoscevano Hannah Montana e per fortuna non hanno ancora fatto il collegamento: non sanno che la bella Hannah Montana ora è questa persona che fa twerking“.
In effetti la trasformazione è così radicale che agli occhi di un bambino può risultare difficile associare la sorridente e boccoluta Hanna Montana alla popstar sempre poco o per nulla vestita e con linguaccia in vista. Cameron non si è dilungato troppo in opinioni personali: “Non voglio essere coinvolto, ho avuto in abbastanza guai commentando questioni che riguardano celebrità di recente, quindi penso che lascerò stare“.
Le parole di Cameron sono state riprese da blog, testate e siti d’informazione che le hanno riportate con titoli vari come “Cameron proibisce ai figli di vedere Miley Cyrus” o “nasconde Miley Cyrus ai suoi bambini“. In realtà il premier inglese si è semplicemente limitato a dire che i suoi ragazzi non hanno colto l’evoluzione della ventunenne da starlette idolo dei giovanissimi a popstar tutto pepe. E certamente dalle sue parole si evince che ne sia parecchio contento.
D’altronde Miley Cyrus non è rientra propriamente nei suoi gusti musicali: il premier britannico apprezza Coldplay, Bruce Springsteen, Smiths e Mumford&Sons, mentre il concerto più recente che ha visto è stato quello della band svedese First Aid Kit.