Cani sciolti è un interessante buddy cop come non se ne vedevano da tempo e i meriti vanno distribuiti.
Partiamo da una coppia di protagonisti maschia, a proprio agio con il ruolo. Mark Wahlberg, spaccone e bullo con poco cervello (o almeno di meno del suo compagno), lo abbiamo già visto diverse volte (ad esempio nel recente Pain & Gain) e la cosa ha sempre funzionato, mentre per avere un Denzel Washington del genere dovremmo prendere quello di Training Day del 2001 e spogliarlo di quel cinismo orientato al lato oscuro della forza che gli valse il Premio Oscar.
Per la sua interpretazione in Cani sciolti infatti non arriveranno riconoscimenti dall’Academy, ma è comunque evidente, anche a causa della sceneggiatura, come sia lui la star e Wahlberg la spalla.
Altro merito va sicuramente al regista islandese Baltasar Kormakur, che dopo aver patito l’influenza hollywoodiana (e dei produttori), realizza un cinema che non è quello che lo aveva caratterizzato nelle sue prime uscite (101 Reykjavik, Il Mare, Myrin), ma è un buon compromesso tra i due stili.
Concretezza dunque sia da parte del cast che del regista che confluiscono lo stesso pregio anche alla pellicola. Cani sciolti è infatti un film secco, che non inventa nulla, ma che fa bene tutto quello che fa. Intrattiene e diverte e le quasi due ore scorrono lisce sorvolando anche sulla confusione dell’ultima parte.
Cani Sciolti è arrivato nelle nostre sale giovedì 24 ottobre.
Il trailer lo trovate qui.