
Nel corso della due giorni di impegni istituzionali a Napoli, per la celebrazione dell’anniversario delle Quattro Giornate contro l’occupazione nazifascista, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha avuto modo di dedicarsi anche alla questione Terra dei Fuochi. In particolare è stato protagonista di un vertice in Prefettura con il governatore della Regione, Stefano Caldoro e con il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo e di Caserta, Domenico Zinzi. All’incontro hanno partecipato i comitati civici che da tempo si battono contro l’emergenza ambientale della striscia di terra tra Napoli nord e Caserta.
A rappresentarli è stato il parroco di Caivano, Padre Maurizio Patriciello che si è fatto portavoce delle sofferenze di quella terra. In particolare don Patriciello ha consegnato al Capo dello Stato le undici cartoline di altrettante madri dilaniate dal dolore per la perdita di un proprio figlio per malattie collegate all’inquinamento ambientale di cui quel territorio è affetto. Con la consegna delle cartoline, Padre Maurizio ha anche rappresentato il dramma che le migliaia di abitanti della Terra dei Fuochi vivono quotidianamente. Decine di famiglie colpite da un lutto per patologie tumorali e molte altre condannate senza nemmeno poter conoscere l’esatta origine dei mali che potrebbero colpirli.
Il Presidente della Repubblica si è mostrato molto colpito dalla questione mostrando una sincera commozione e vicinanza alle madri dei piccoli morti. Ha poi fatto notare quanto il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando aveva provato a fare per risolvere la questione ed ha sottolineato quanto l’attuale instabilità politica possa rallentare i passi avanti fatti sotto quel punto di vista. Dal canto loro le istituzioni locali hanno fatto notare la gravità della situazione e prospettato la necessità di un ulteriore impegno economico straordinario per la bonifica di quelle aree oltre che per risolvere un’emergenza rifiuti che al momento risulta ancora latente e che potrebbe riesplodere da un momento all’altro.