
Ieri, il Samsung Galaxy Note 3 ha fatto la sua comparsa nei negozi di ben 58 paesi diversi in tutto il mondo, compresa l’Italia. La prima euforia per il lancio dei phablet, tuttavia, ha lasciato il posto ad una prima doccia fredda relativa ad una specifica tecnica del device.
Ci riferiamo, in particolare, al fatto che il Samsung Galaxy Note 3 ha SIM bloccata in relazione alla regione in cui è stato effettuato l’acquisto. La restrizione riguarda sia l’Europa che gli Stati Uniti ed è certificata dall’etichetta che accompagna l’imballaggio del nuovo telefono.
Ma cosa vuol dire un Samsung Galaxy Note 3 con SIM bloccata: in poche parole, un telefono acquistato in Italia funziona solo con SIM italiana e degli altri operatori europei ma non negli Stati Uniti. Un turista che si trova a New York, ad esempio e vorrebbe approfittare di un offerta vantaggiosa, saprebbe, insomma, di acquistare un Note 3 non funzionante in Italia. Nè, tanto più, un possessore del phablet italiano, viaggiando all’estero, potrà, una volta arrivato a destinazione, usare quel telefono con una SIM locale perchè non funzionerà ma dovrà affidarsi alle costose tariffe roaming del paese di partenza.
Un vero peccato, considerando il gran clamore con cui è stato accolto il Samsung Galaxy Note 3 che potrebbe far desistere qualcuno, in realtà dall’acquisto? Il risultato delle vendite ci fornirà un primo responso decisivo, Intanto, per quanto vi riguarda, ritenete fondamentale questa caratteristica?