Non ci sono ancora conferme ufficiali ma sembra che per la risoluzione della crisi siriana si sia attivato anche Papa Francesco. Secondo il quotidiano argentino, “Clarin” il Pontefice avrebbe telefonato al presidente siriano Bashar al Assad. Il quotidiano cita fonti segrete vaticane secondo cui il Papa avrebbe personalmente telefonato ad Assad per informarsi sull’attuale situazione siriana e farsi garante di un’iniziativa di pace. Si tratterebbe di un gesto storico a soluzione di una crisi internazionale che molti osservatori ritengono possa trasformarsi in un conflitto globale con difronte diversi interessi e potenze internazionali.
Dal Vaticano non sono ancora arrivate conferme ufficiali anche se nelle stanze vaticane questo tipo di notizia circolava già da qualche ora. Il Pontefice nel corso dei suoi interventi pubblici è più volte intervenuto sulla crisi siriana chiedendo una soluzione diplomatica e pregando per i milioni di profughi che il conflitto ha costretto a lasciare la propria terra invadendo la regione circostante. Per il prossimo 7 settembre, inoltre, Papa Francesco ha indetto una giornata di preghiera e digiuno di tutto il popolo cattolico proprio per la situazione siriana. Nonostante non arrivino, quindi, conferme ufficiali non sembra infondata l’ipotesi di un intervento “diretto” del Santo Padre nella vicenda.
Una scelta non lontana da quella che è la personalità dimostrata sinora dal Pontefice disposto ad “esporsi” come non era successo negli ultimi anni contro il conflitto. Intanto Barack Obama incassa in patria il primo all’azione militare. A concederglielo è la Commissione Esteri del Senato che, con dieci voti a favore e sette contrari, ha approvato l’azione militare. La parola adesso passa al Senato non senza però qualche dubbio sulla tenuta di una maggioranza sulla risoluzione viste alcune defezioni in commissioni proprio di alcuni democratici.