Dopo le minacce del governo francese di partecipare al raid americano contro la Siria, arriva la risposta del presidente siriano, Bashar Al Assad. Il suo intervento è riservato in esclusiva in un’intervista al quotidiano “Le Figaro” ed è durissimo. Assad annuncia che nel caso in cui venga colpita la Siria, si darà fuoco ad una vera e propria polveriera. Un attacco in Siria avrebbe conseguenze su tutta la regione mediorientale. «Il mondo perderebbe il controllo del Medio Oriente e dovrebbe fare i conti con una vera e propria polveriera» ha dichiarato il presidente siriano.
Un vero e proprio proclama che segue la convinzione che Stati Uniti e Francia non abbiano alcuna prova dell’utilizzo di armi chimiche in Siria e che queste accuse siano assurde. Infine Assad ha ricordato come un aiuto ai ribelli potrebbe causare delle ritorsioni terroristiche sui paesi che interverrebbero in Siria e che il governo si difenderà con tutte le sue forze. Intanto fa discutere negli Stati Uniti una fotografia che ritrae John Kerry e lo stesso Assad a cena insieme. Il segretario di Stato americano, allora senatore, incontrò il presidente siriano a cena insieme alle proprie mogli.
Fu proprio Kerry nei giorni passati a paragonare Assad ad Adolf Hitler e Saddam Hussein. Nei paesi occidentali riprende forza l’ipotesi di una soluzione diplomatica della crisi siriana. Una soluzione che potrebbe essere portata al tavolo del prossimi G20 in Russia. A sostenerla sarebbero sia l’Italia che la Gran Bretagna, quest’ultima dopo aver incassato il no del proprio parlamento. La base potrebbe essere far firmare e ratificare alla Siria la convenzione internazionale contro l’utilizzo di armi chimiche.