Nonostante la situazione rimanga critica, il premio Nobel Nelson Mandela sembra dare piccoli segni di miglioramento. L’ex presidente del Sudafrica risponde agli stimoli ed apre gli occhi quando qualcuno gli rivolge la parola. Un piccolo segnale dopo quasi un mese di ricovero nel corso del quale più volte si sono succedute voci di un suo peggioramento. Il suo quadro clinico resta comunque molto grave. E’ in dialisi e respira grazie al respiratore artificiale. Non vuole mollare Madiba, come sempre nel corso della sua vita ed anche questa battaglia la combattere fino all’ultimo.
I medici hanno per ora escluso comunque lo stato vegetativo come riportano fonti citate dalla Cnn. Una voce che si era rincorsa nei giorni passati citando un documento presentato in tribunale riguardo la questione dello spostamento delle sepolture dei suoi tre figli. Una condizione che viene esclusa categoricamente dagli amici dell’anziano leader. Secondo quando riportato da loro i medici avrebbero anche ritirato l’intenzione di far valutare alla famiglia di far staccare i macchinari che l’assistono confortati dai timidi segni di miglioramento manifestati nelle ultime ore.
Secondo l’attivista, Denis Goldberg, che da una vita combatte accanto a Mandela sul fronte dell’antiapartheid, i medici hanno in un primo momento preso in considerazione la possibilità di staccare la spina per poi ritirarla successivamente. Prenderanno in considerazione questa ipotesi solamente in caso di una totale compromissione degli organi vitali. Intanto tutta la famiglia resta accanto a Mandela nell’ospedale di Pretoria dove il premio Nobel è ricoverato da un mese. Con loro tutta la nazione che continua a sperare in un suo ennesimo recupero.
