Un film del genere o lo odi o lo ami. Questo perchè in Le streghe di Salem, il regista musicista rock Rob Zombie, ha impugnato e amplificato la sua chitarra e si è lanciato in un lungo e stridente assolo, che ha concluso, in perfetta sintonia rocckettara, con la plateale distruzione dello strumento sul palco.
Il Rob Zombie di La Casa del Diavolo non c’è. O forse c’era poco nel film del 2005 che lo aveva imposto all’attenzione internazionale. Le streghe di Salem infatti, è stato scritto e diretto da Zombie senza alcuna interferenza o obbedienza. Il basso budget di 1milione e mezzo di dollari, è stato voluto proprio per ottenere una libertà di movimento che di solito non è concessa in produzioni maggiori.
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In Le streghe di Salem, un’antica maledizione ritorna in vita grazie alla messa in onda, da parte di Heidi, una dj di un programma di successo, di un vecchio e sconosciuto brano arrivato in radio in una misteriosa scatola di legno. Il pezzo trasforma lentamente le donne che lo hanno ascoltato in streghe seguaci di Satana che si attiveranno per far ritornare il signore del male sulla Terra.
Questa chiara dinossi però non trova riscontro in una narrazione fluida, che cede completamente il passo alle visioni dell’autore, fino ad arrivare ad un finale da interpretare ma di sicuro effetto.
Le streghe di Salem è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile.
Il trailer lo trovate qui.