Il Samsung Galaxy S3 ha ricevuto, nel corso del 2013, non da ultimo, in occasione del MWC 2013, tutta una serie di riconoscimenti come miglior smartphone dell’anno. Il successo di vendita ha, non poco, preoccupato Apple, intenta a sostenere il suo prodotto di punta, ossia l’iPhone 5.
La lotta tra i due produttori, negli ultimi anni, è sfociata in una serie di di battaglie legali per la violazione di brevetti che in passato hanno messo in pericolo le vendite dei rispettivi telefoni.
Questa volta, la vicenda si fa nuovamente seria: l’International Trade Commission ha fatto sapere che alcuni device Samsung, tra cui anche il Samsung Galaxy S3, violano una tecnologia specifica di Apple, ossia quella in grado di rilevare la presenza di un microfono collegato all’apposita presa cuffia.
La conferma del verdetto è arrivata nelle ultime ore anche se vociferata nei giorni scorsi a seguito di una prima nota inviata, in via confidenziale, all’azienda sudcoreana. Il brevetto è, dunque, in uso, sul Samsung Galaxy S3: c’è il pericolo, dunque, che l’International Trade Commission decida, addirittura, di bloccare le importazioni del Samsung Galaxy S3 negli Stati Uniti.
Il problema è reale, ma lo storico di altre simili sentenze svolte tra i due attori del mercato smartphone, ci dice che, probabilmente, la situazione sfocerà nel pagamento di una maxi-multa ad opera di Samsung: l’estate scorsa, lo ricordiamo, il produttore era stato condannato a pagare 1.041 miliardi di euro sulla base della violazione del design, in particolare, sull’iPhone 4. Immaginiamo, dunque, che, per il Samsung Galaxy S3, magari, si sposi la stessa filosofia.
Un’ultima riflessione sul Samsung Galaxy S3: più che nei confronti del suo antesignano, l’iPhone 5, il Samsung Galaxy S3, in questo momento, deve vedersela più con il suo successore, il Galaxy S4. Da parte dei possessori del “vecchio”, si fa per dire, device, infatti, è molta la voglia di passare a quanto di meglio Samsung è riuscita a creare con il nuovissimo S4. Siamo curiosi, di conoscere la risposta del mercato, che non si farà attendere già nelle prossime settimane.