Falling Skies, la serie fantascientifica creata da Robert Rodat e co-prodotta da Steven Spielberg, è tornata nelle tv italiane ieri con la nuova stagione. L’avete vista? Gli episodi erano due e il primo inizia con un’azione di guerriglia della Seconda Mass tre mesi dopo la scomparsa di Tom nella navicella aliena. Il colonnello Weaver sembra rinsavito del tutto, il delinquente Pope pare ormai essersi uniformato alle regole, e tutti sono ultraimpegnati a lottare per sopravvivere, tanto quasi da dimenticarsi del destino ignoto toccato a Tom, che riappare già nei primissimi minuti della puntata. Subito il ritmo rallenta (tanto che alla fine dell’episodio non avevo per nulla fretta di guardare il successivo, avrei potuto aspettare anche settimane…) per concentrarsi sull’eroico personaggio e sugli accadimenti che lo hanno accompagnato negli ultimi mesi, insinuando dei dubbi sul leader del gruppo attraverso le parole di Pope. Nella puntata successiva le cose si fanno in po’ più movimentate, il gruppo riesce a fuggire al di là del fiume, si scopre che Ben continua a mutare e che a Tom è stato impiantato un parassita alieno, ma ancora non si conoscono le conseguenze di questo. Insomma, il secondo episodio mi ha incuriosito di più, Falling Skies secondo me ha ancora qualcosa da raccontare, anche riproponendo la mutazione sia fisica che mentale di alcuni personaggi, che sicuramente attrae il pubblico. Ben si trasformerà in uno skitter?