Vasco Rossi pensa alla fine del mondo. Proprio a quella del prossimo dicembre, tanto caldeggiata dai sostenitori del calendario Maya. Il cantante scrive su Facebook che non ci sarà un prossimo Natale, né un Capodanno, ma siamo tutti invitati a quest’ultimo evento catastrofico.
Un’esagerazione? Vasco Rossi, in parte, sembra ironizzarci su ma, suo malgrado, accende il dibattito su un’annosa questione, quella dell’insostenibilità dello sviluppo umano. Non c’è posto per tutti come non c’è cibo per una popolazione mondiale destinata a moltiplicarsi, anche a causa del benessere.
Vasco Rossi parla di necessaria mutazione genetica del cervello. Se l’individuo diventasse più intelligente, sarebbe magari capace di trasformare la sua specie in una più alta forma di vita, meno distruttiva e in grado di garantire un futuro a se stessa. Insomma, questa volta, l’argomento trattato dal cantante di Zocca è più che mai delicato. Voi cosa ne pensate?