
Non perdetevi la personale di Stefano Lanzardo, in mostra fino al 25 Maggio 2012 presso Spazio Meriggi, Ripa di Porta Ticinese, 45, a Milano.
Ex giornalista, ormai Stefano fotografa da oltre 10 anni e utilizza il linguaggio delle immagini come codice alternativo per raccontare, alla stregua di quanto poteva fare con le parole, una storia.
In questa esposizione tutto ruota intorno ai parallelismi e al gioco che si crea nella natura ricercando le somiglianze tra uomini, animali e ambiente circostante.
Tutti abbiamo notato, almeno una volta, la possibilità di rintracciare delle affinità, basti pensare a quante volte abbiamo sentito dire che cane e relativo padrone tendono ad assomigliarsi. Che sia vero oppure no, poco importa, qui è l’occhio soggettivo del fotografo che ci pone di fronte ad una sua precisa interpretazione della visione del mondo.
In alcuni scatti i colori si semplificano tendendo alla bicromia, l’attenzione si concentra sulle forme. Accanto a questi ne troviamo altri con colori caldi e accesi che catturano l’occhio. L’effetto di questi accostamenti è davvero interessante.

Da non perdere anche Water Body,

un’installazione giocata in una struttura trasparente realizzata site-specific per il Galata Museo del Mare di Genova nel 2011. Corpi di uomini ripresi al buio con una fonte di luce particolare, gestita dal fotografo in modo da produrre effetti plastici particolari, senza interventi di postproduzione digitale. Qualcosa che a pensarci oggi, sembra davvero straordinario.