Il sole tramontando illuminava un tavolino del piccolo bar in riva al mare. Mi ero fermato a bere un caffè ed insieme alla fragrante bevanda ho sorseggiato una gradevole lezione di vita. Il gestore ammirava incantato l’ultimo raggio di sole che faceva splendere il trascurabile dettaglio d’arredo.
Era l’ora – sentenziò- di cominciare a preparare gli aperitivi per il pomeriggio. Non aveva mai guardato l’orologio, né lancette erano appese alle mura ormai rimaste al buio. “Non uso mai l’orologio e sono sempre in orario”. Svelò il suo piccolo segreto. “Seguo il corso del sole e non ho bisogno d’altro. Osservando la natura ho imparato a scandire il tempo della mia giornata. D’estate l’ultimo angolo del bar ad esser illuminato è uno scaffale con una bella zucca decorativa, d’inverno il primo raggio arriva quando la macchina è alla pressione giusta per preparare fumanti e schiumosi cappuccini”. In fondo anche mio nonno contadino, non usava mai l’orologio ed osservando il sole era perfettamente in grado di scandire i tempi della sua giornata in perfetta armonia con la natura. Suo nipote il sole lo guarda raramente ed a volte, recluso in uffici climatizzati, insonorizzati, schermati, ha bisogno di guardare l’orologio del telefonino, da polso, del computer per scoprire che ora sia.
E voi che rapporto avete con il vostro orologio interiore?