Gmail e YouTube riducono l’inquinamento: parola di Google


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gmailGmail e YouTube fanno bene all’ambiente in quanto il loro utilizzo aiuta la riduzione delle emissioni di anidride carbonica rispetto altri servizi più tradizionali: è quanto emerso da un rapporto appena pubblicato sul blog ufficiale di Google, a seguito di una ricerca condotta da  Carbon Disclosure Project e Verdantix e coordinata da Jonathan Koomey, professore a Stanford.

Andiamo con ordine: Gmail, insieme a tutti i servizi di data center per le imprese che il colosso di Montain View fornisce, è ottimizzata per il risparmio energetico grazie a server e infrastrutture opportunamente tarate. Ad esempio, il cloud computing per le aziende, ovvero il trasferimento di servizi come la posta su server esterni ad un business, garantirebbe, secondo lo studio, effettuando un calcolo su 4 milioni di imprese,  l’80% in più di risparmio energetico. Utilizzando una metafora: ci vuole più energia per inviare un messaggio in una bottiglia (considerando il tempo per produrla e per riempirla di qualsiasi liquido per un suo primo uso), piuttosto che utilizzare Gmail per un anno.

Anche YouTube non è da meno e consente di risparmiare risorse energetiche preziose. Un minuto di video su Youtube comporta l’impiego di soli 0,0002 kWh e addirittura, guardare ininterrottamente per tre giorni il canale di video comporta un dispendio elettrico pari a quello necessario per la produzione e spedizione di un unico dvd.

La ricerca, è chiaro, ha un’ evidente carattere promozionale per i servizi Google, Gmail e YouTube. C’è da dire, tuttavia, che un dato è certo: l’esternalizzazione e la condivisione di servizi, qualunque essi siano, aiuta fortemente il discorso del risparmio energetico. Sarebbe opportuno che privati e mondo business, appunto, andassero in questa direzione.