Nello specifico, i due market in questione sarebbero colpevoli di estrapolare dati sensibili da parte degli utenti che usufruiscono dei loro servizi, per poi cederli a terze parti, che hanno ovviamente finalità di tipo commerciale. La stessa fonte, in ogni caso, ha voluto sottolineare come l’attività non metta in gioco dati cruciali come quelli riguardati le carte di credito delle vittime: si tratta di una conferma ulteriore, rispetto a quanto scritto da diversi blogger in passato.