Un macabro ritrovamento è stato fatto sulla spiaggia di Gallipoli. Una bagnante mentre stava comodamente prendendo il sole sulla spiaggia pugliese ha sentito qualcosa dietro alle proprie spalle. Qualcosa di duro e così ha provato a spostare la sabbia nella speranza di spostare l’oggetto. In quel momento è stata protagonista di una scoperta orrenda: l’oggetto in questione era un osso umano. In un primo momento la donna ha pensato si trattasse dello scheletro di un neonato poi gli investigatori giunti sul posto hanno proceduto a circoscrivere la zona per recuperare i reperti e farli analizzare.
Dopo le analisi condotte dalla Polizia Scientifica si è potuto appurare che non si trattava di resti di un bambino, magari abbandonato sulla spiaggia e sotterrato sotto la sabbia. In realtà le ossa del cadavere ritrovate appartengono ad un uomo adulto. I resti risalgono ad almeno quindici-venti anni fa, data della morte dell’uomo. Probabilmente di bassa statura, l’uomo deve essere stato trasportato dalla marea sulle spiagge leccesi. Potrebbe essere una delle tante vittime del mare e dei numerosi viaggi di migranti che provano ad arrivare in Italia e i cui corpi spesso sono custoditi senza vita dal Mediterraneo.
Oppure potrebbe essere il corpo di un uomo sotterrato sotto la sabbia della spiaggia libera nella speranza che non tornasse mai in superficie e contando sulla scarsa sorveglianza nella zona. In ogni caso sono in corso gli accertamenti degli agenti della Questura di Lecce e del Commissariato di Gallipoli, coordinati dai magistrati della procura di Lecce. Solo le analisi approfondite delle ossa ritrovate potranno dare ulteriori spunti investigativi. Per adesso la prima scoperta è stata fatta con la semplice analisi della dentatura del cadavere. Per gli altri dettagli e per provare ad identificare il corpo bisognerà attendere esami più approfonditi.