L’uomo con i pugni di ferro è il nuovo film di RZA, rapper, produttore, attore e da questo film in poi anche regista. Forse. Perchè il più grande merito de L’uomo con i pugni di ferro non riguarda se stesso, ma è quello di evidenziare la bravura di un regista come Tarantino.
Sebbene infatti RZA abbia usato gli stessi ingredienti amati e utilizzati dal regista di Pulp Fiction e Django Unchined la sua classe e il suo stile sono inimitabili, e questo nonostante RZA gli abbia chiesto di fargli da mentore ai tempi di Kill Bill e abbia impiegato 6 anni a preparare il suo debutto. Un patrocinio dimostrato dal fatto che è lo stesso Tarantino a presentare il film, anche se a telecamere spente qualche imprecazione sottovoce secondo me è inevitabile.
In L’uomo con i pugni di ferro, ambientato in Cina, una banda di briganti è intenzionata a spodestare l’imperatore e a prendere il comando della nazione, ma troverà sulla sua strada una squadra composta da un abile pistolero, un maestro di kung-fu e un fabbro, mosso oltre che dal patriottismo, dall’amore nei confronti di una prostituta la cui vita è in pericolo.
Non c’è altro da sapere, perchè questo è tutto quello che la debole sceneggiatura propone, il resto è tutto un collage di generi e situazioni la cui coesione però non risulta mai armonica. Peccato. Gli spunti in alcuni casi sono anche interessanti e la presenza di Russell Crowe e di Lucy Liu, in ruoli a loro non proprio consoni, avrebbe potuto dare quel tocco di originalità. Troppo cattivo? A voi il giudizio finale ma vi lascio con un dato. Con un cast stellare e un padrino d’eccezione, il film in patria non ha recuperato neanche il budget di 20 milioni di dollari.
L’uomo con i pugni di ferro arriva nelle nostre sale oggi 9 maggio.
Il trailer lo trovate qui.