I diritti su Angry Birds sono più che mai un tema scottante. L’utilizzo non autorizzato del concept del gioco, non va proprio giù a Rovio, l’azienda inventrice del passatempo best-seller amato da milioni di fan in tutto il mondo. Quest’ultima, infatti, è pronta ad intervenire su un caso a dir poco singolare.
In Cina, al parco divertimento Changsha, hanno ben pensato di cavalcare l’onda di popolarità raccolta intorno ad Angry Birds, riproponendo, in uno spazio fisico e reale, proprio quello che accade virtualmente sul display di uno smartphone o di un computer. Aiutati da una catapulta azionata a mano, per i partecipanti alla gara, lo scopo è quello di sparare nell’aria un peluche con sembianze identiche a quelle di un uccellino del celebre gioco. L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di colpire i porcellini protetti da barricate di mattoncini, in livelli, via via, più difficili.
Il divertimento è assicurato anche con l’Angry Birds “reale”, parola dei proprietari del parco divertimento. Non la pensano allo stesso modo, invece, i legali di Rovio che sono in procinto di intentare una causa per i diritti violati, legati al celebre gioco.