Sono più stupidi i cani o gli sparatori ? Botti di Capodanno: un bel dilemma. Il transito dal vecchio al nuovo anno viene salutato con un’abbondante sparata, pubblica e privata, di botti. Uno spettacolo policromo di colori e rumori che, a detta dei canisti, spaventa a morte gli animali. Ma sarà proprio vero e giustificato tutto questo “accanimento” contro i botti di Capodanno?
I social trasudano di campagne contro i botti di Capodanno, con immagini (palesemente fotomontate) e “leggende” raccapriccianti di poveri cani sterminati dalle esplosioni manco fossero stati vittime di un attentato mortale dell’ISIS. In realtà la cronaca vera del primo giorno dell’anno documenta di vittime, anche mortali, a due zampe e non a quattro in tutta Italia specialmente nel Sud, specialmente in Campania . I cani sono pertanto in realtà molto più intelligenti degli uomini ed abili a scampare i pericoli della notte di Capodanno ( leggi di più)
E poi di cosa dovrebbero aver timore i cani? Sono animali intelligenti, a detta dei canisti molto di più, degli uomini. Pertanto perché spaventarsi di una serie di rumori che palesemente non sono una minaccia per l’incolumità del cane medesimo? Dopo anni di botti di Capodanno anche il cane più tonto – anche tra i quattro zampe ce ne saranno come tra gli umani – dovrebbe aver imparato che quelle esplosioni non sono dirette contro di lui.
Sinceramente l’accanimento contro chi spara botti a Capodanno mi sembra l’ennesimo tentativo di prevaricazione dei canisti nei riguardi degli uomini. Stanno imponendo la presenza dei cani ovunque: nei ristoranti, al cinema, negli ospedali, negli uffici pubblici, sui mezzi di trasporto. Un cane che abbaia viene accolto con un sorriso, un bimbo che frigna o un vecchio sordastro che alza la voce quasi disprezzati. Rispetto gli animali ma quando vedo un cane accomodato ed imboccato al tavolo di un ristorante… penso che la fine del mondo sia prossima.
Attenti allora a non esagerare con la criminalizzazione di chi festeggia l’anno nuovo con qualche esplosione. A patto ovviamente che siano esplosi per un tempo limitato solo fuochi legali e sicuri e non ordigni letali. Gli umani si comportino in modo razionale; almeno a Capodanno i cani portino qualche ora di pazienza. Per un anno intero sopportiamo i loro escrementi sparsi sulla strada, il loro abbaiare inconsulto all’alba, lo scorrazzare senza controllo e museruola per i vagoni ferroviari ed i luoghi pubblici. In fondo sono cani e noi siamo uomini. Cerchiamo di smetterla, almeno a Capodanno, con la gara a chi sia più stupido.
Mi meraviglio che un giornalista che dovrebbe avere una visione totale dell’argomento di cui tratta,prenda come esempio quello di un padrone malato di un cane isterico in un ristorante da non frequentare.,che non raccoglie gli escrementi del suo cane e gli mette il cappottino firmato ai primi freddi.Ma lei dove vive e sopratutto dove scrive.? Francesco Tosi
E poi sono sicuro che di.persona lei perderebbe la sua arroganza…….
Ci convinca lei del contrario per piacere
#Capodanno – Datemi le prove dei danni che i botti provocano ai cani !!!!
Mi hanno critato tanti canisti fondamentalisti per la mia provocazione sul rapporto distorto uomo-animale nel quale il cane prevarica ormai gli umani. Credo che dei botti legali ed innocui per pochi minuti non possano nuocere ad animali tanto intelligenti. Però sono pronto alla controprova: attendo nelle prossime ore documentazione di danni subiti dai vostri cani in occasione dei botti di Capodanno. Magari mi fate cambiare idea e ve ne sarò grato. Fatti però, non proclami ideologici
chiaramente ciò che la mano del sig.Iannicelli scrive è volutamente provocatorio in quanto non riuscirei a darmi pace se così non fosse.Ma se invece così fosse noi poveri stupidi che abbiamo accolto un animale nelle nostre famiglie di una cosa dovremmo stupirci senza indignarci più di tanto con questo personaggio.ma stupirci del fatto che questo signore guadagna del denaro scrivendo queste cose!e non so bene come funzioni qui al livello editoriale ma nessuno controllo ciò che scrive!oppure peggio è chi glielo permette! quindi noi stupidi canisti come ci definisce questo teologo umanista evitiamo di leggerlo in futuro almeno “forse” potremo scongiurare che ne tragga qualunque beneficio economico.P.S. sig.Iannicelli sempre se così fosse e se esistesse la reincarnazione spero che lei il prossimo anno alle 11.59 si ritrovi ad essere cane e poi riscriva questo articolo.
Caro Peppe, sai che ti stimo, ma purtroppo non sei un cane, quindi non puoi capire quello che loro sentano. Il problema è che oggi si spara a tutte le ore tutti i giorni e in ogni occasione. Se i cani abbaiano tutto l’anno un motivo ci sarà. Cosa faresti tu se ti legassero senza poter fare neanche 3 metri?
Chi ha scrittoquesto papiello (definirlo articolo non me la sento) è profondamente ignorante circa il comportamento degli animali in generale e non solo dei cani. Gli animali, compresi gli uccelli, saranno pure intelligenti ma non conoscono e non comprendono le assurde usanze dei loro simili a due zampe. Hanno poi un udito molto più sensibile dell’uomo ed è proprio questo senso così sviluppato che li fa impazzire con quell’inutile frastuono. Chi ha stilato il papiello è inoltre poco informato: cani e gatti scappano, scavalcando anche cancelli e spesso finiscono sotto una macchina; muoiono e si feriscono e non di certo perché hanno sparato un botto. Vogliamo poi parlare dei morti di fame che non possono mettere il piatto a tavola ma si indebitano per fare a gara a chi fa più fuoco?
Questa gente, signor Iannicelli, farà felice solo lei e chi la pensa allo stesso suo modo.
Mi scuso se intervengo in ritardo ma ieri sono stato off line. Le parole chiave sono rispetto reciproco e convivenza civile tenendo presente sempre che i comportamenti invicili del cane ( escrementi, abbiaiare inconsulto e scorazzamenti) sono sempre da ascrivere a dei padroni cafoni. Io a Capodanno lavoro e non ho tempo di sparare ma trovo simpatico salutare il transito con pochi minuti di botti legali ed innocui. Ha molto significati simboli questo rito personale e collettivo. E credo che di danni veri ai cani non ne faccia più di tanto, ma piuttosto sconvolga chi fa convergere su di un cane ( che merita tutto l’amore del mondo) l’affetto che non può e non vuole riversare su di un familiare, un amico, un vicino di casa. Sono gli eccessi del canismo fanatico e militante che trasforma i cani in un giocattolo, in una bambolina, in un placebo dell’anaffettività. Ricordiamo sempre che il cane è cane, l’uomo è uomo e che un poco di sopportazione reciproca non guasta mai in nessun rapporto. Pochi minuti di botti valgono credo un anno di cacche pestate, sveglie all’alba con il cane che abbiaia, incursioni mentre si passeggia, presenze inopportune in luoghi pubblici. Sono certo che i cani saranno ben più comprensivi dei loro padroni
Ma manco muori tu e ste usanze barbare?
Da un rapporto della commissione EUROPEA lo scorso anno i feriti, lievi, di a causa di prodotti pirotecini marcati CE sono stati n. 6 su un campione di 60 milioni quindi 1 ferito lieve ogni 10 milioni di abitanti.
Questo grazie al rigidissimo standard per la produzione di articoli pirici omologati CE, UNI EN15947, il quale prevede elevatissimi standard di sicurezza, basso impatto ambientale e elevata tolleranza di rumorosità per la salute umana e animale.
Il resto sono bufale.
Viva la Pirotecnica Legale
“Sono più stupidi i cani o gli sparatori ?”. Nella mia ignoranza, temo che chi scarseggi di materia celebrale sia lo spirito temerario di chi riesce a rendere pubblici i propri pensieri con la qualifica di giornalista.
“Botti di Capodanno: un bel dilemma. Il transito dal vecchio al nuovo anno viene salutato con un’abbondante sparata, pubblica e privata, di botti. Uno spettacolo policromo di colori e rumori che, a detta dei canisti, spaventa a morte gli animali.”. Anche qui, ahimè, c’è una toppa. Da come si evince da una ricerca effettuata e pubblicata nell’articolo accademico “Firework fears and phobias in the domestic dog” (Fobie e paure dei fuochi d’artificio nel cane domestico) dalla Dott.ssa Emily Blackwell, dalla Dott.ssa Rachel Casey e dal Dottorando John Bradshaw dell’Università di Bristol in collaborazione con la RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals – Società Reale per la Prevenzione del Maltrattamento sugli Animali) “Quasi la metà dei padroni intervistati (49%; n=188) hanno riportato che il loro cane era spaventato da forti rumori e 171 padroni (45%) hanno riportato che il loro cane ha mostrato comportamenti di paura al suono dei fuochi d’artificio. Diversi cani hanno palesato maggiori segni di paura dei fuochi d’artificio rispetto a qualsiasi altro forte rumore.”. Come si nota, non è “a detta dei canisti”, ma a detta di chi, della saluta dei cani ed in generale degli animali (domestici e non), ne fa una specializzata professione.
“Ma sarà proprio vero e giustificato tutto questo “accanimento” contro i botti di Capodanno?”. No, credo che ai padroni di animali domestici piaccia creare campagne fittizie per dare poi adito ad articoli come questo.
“E poi di cosa dovrebbero aver timore i cani? Sono animali intelligenti, a detta dei canisti molto di più, degli uomini.”. Ahia. Si sta dando la zappa sui piedi.
“Pertanto perché spaventarsi di una serie di rumori che palesemente non sono una minaccia per l’incolumità del cane medesimo?”. Su questo blog (http://bit.ly/2iMBX9J), scritto da esperti comportamentali e veterinari, si affronta la questione del perché i cani abbiano paura dei rumori forti: “ L’udito dei cani è di gran lunga superiore a quello degli esseri umani, sia in termini di intervallo che di frequenza. Secondo Wikipedia, negli esseri umani l’intervallo di frequenza dell’udito varia fra i 20 Hz e i 20 kHz. Tuttavia, l’intervallo d’udito nei cani varia approssimativamente dai 40 Hz ai 60,000 Hz.”. Sarebbe un po’ come farsi scoppiare un petardo in casa, sotto il tavolo, mentre è a fare il cenone di capodanno. Sono sicura che lei riuscirebbe a sopportarlo. Dopotutto, cosa vuole che sia?
“Dopo anni di botti di Capodanno anche il cane più tonto – anche tra i quattro zampe ce ne saranno come tra gli umani – dovrebbe aver imparato che quelle esplosioni non sono dirette contro di lui.”. Mi dispiace, ma devo contraddirla anche su questo punto. I cani non hanno la percezione del perché esistano i fuochi d’artificio (legali e non), gli spari di pistola, ma nemmeno i tuoni (che, per assurdo, sono fenomeni naturali e non legati all’ingegno umano).
“Sinceramente l’accanimento contro chi spara botti a Capodanno mi sembra l’ennesimo tentativo di prevaricazione dei canisti nei riguardi degli uomini. Stanno imponendo la presenza dei cani ovunque: nei ristoranti, al cinema, negli ospedali, negli uffici pubblici, sui mezzi di trasporto. Un cane che abbaia viene accolto con un sorriso, un bimbo che frigna o un vecchio sordastro che alza la voce quasi disprezzati. Rispetto gli animali ma quando vedo un cane accomodato ed imboccato al tavolo di un ristorante… penso che la fine del mondo sia prossima.”. La fine del mondo è vicina perché ai media viene consentito di pubblicare articoli sul perché i cani siano scemi. Aleppo? Mmmm, ci sarebbe da informarsi troppo per scrivere qualcosa di sensato. Che faticaccia! Dopotutto, se consentiamo ai violenti di essere a piede libero, agli ignoranti (non è un’offesa ma un aggettivo che indica l’azione di ignorare) di insegnare e ai corrotti di governare e proteggere, perché non potremmo consentire ai cani di salire sui mezzi pubblici o di entrare in luoghi pubblici?
“Per un anno intero sopportiamo i loro escrementi sparsi sulla strada, il loro abbaiare inconsulto all’alba, lo scorrazzare senza controllo e museruola per i vagoni ferroviari ed i luoghi pubblici. In fondo sono cani e noi siamo uomini.”. La museruola nei luoghi pubblici è applicata ai cani proprio per l’incolumità dell’essere umano medio e del cane stesso. Andrebbe applicata, invece, a tante persone, come presidio medico statale per l’incolumità mentale di chi nei luoghi pubblici è corsetto ad ascoltare discorsi di ordinaria follia. Se le città campane fossero fornite di una quantità maggiore di spazi dedicati allo scorrazzare dei cani, non si verificherebbero scorrazzate senza controllo. Gli escrementi sulla strada…su questo, purtroppo, non ho armi. Ma gli escrementi per strada vengono abbandonati dai padroni (esseri umani) maleducati.
“Cerchiamo di smetterla, almeno a Capodanno, con la gara a chi sia più stupido.”. Come in tutte le gare, c’è sempre un solo ed unico vincitore.
da questo articolo si evince chiaramente che Lei non è mai stato beneficiato dall’affetto e ovviamente dalla presenza di un cane o di un qualsiasi altro animale, altrimenti non sarebbe giunto ad una disamina così superficiale . “perché spaventarsi di una serie di rumori che palesemente non sono una minaccia per l’incolumità del cane medesimo” ? perchè i cani hanno un udito superiore a quello degli esseri umani e dunque quello che Lei definisce “uno spettacolo policromo di colori e rumori” è una forma di tortura. Inoltre non so in quale realtà Lei vive, ma un cane che abbaia non viene accolto con un sorriso e non siamo arrivati ancora ad un grado di civiltà così alto da rispettarne la presenza nei luoghi pubblici; diversamente il “frignare di un bimbo” viene sempre accolto con un sorriso, anche in quei luoghi dove uno vorrebbe poter trovare un poco di pace. Lei parla di “fine del mondo” perchè un “canista” , come piace definirci, da da mangiare al proprio cane, mentre personalmente la fine del mondo la rintraccio nel resto dell’umanità circostante (e qui ci sarebbe da dilungarsi dal grande al piccolo su guerre, sull’invasività di una religione dominante attaccata al dio denaro, ai preti pedofili, alle violenze quotidiane e magari anche sulle centinaia di “inciviltà” che ogni giorno la nostra città è costretta a subire). Magari mi permetto di consigliarle di andare in uno dei tanti canili in giro e di sceglierne uno qualsiasi, di portarselo a casa e dopo magari diversi mesi potrà anche fare qualche riflessione più sensata in merito perchè altrimenti la gara a chi è più stupido è stata già vinta in partenza. Con affetto e buon capodanno a tutti (esseri umani e animali)
Sono cresciuto in una famiglia contadina tra cani e gatti che amavamo. Ma il cane non l’abbiamo mai fatto sedere a tavola con noi imboccandolo con la forchetta come ho visto fare in qualche ristorante…….