iPhone 7 subirà nei prossimi mesi un brusco rallentamento nelle vendite: proprio come vi avevamo già suggerito nei giorni scorsi, il discorso è stato ripreso e ribadito dalla fonte taiwanese, sempre ben informata circa la catena di produzione della mela morsicata, che pare stia subendo un calo drastico per quanto riguarda la richiesta dei componenti per l’assemblaggio.
Dopo la botta iniziale (probabilmente facilitata anche dal fallimento del Note 7), il melafonino (specie quello da 4.7 pollici) ha smesso di esercitare quel certo interesse che solitamente caratterizza la linea per lungo tempo. Sarà stato forse per la scarsa innovazione che lo contraddistingue rispetto ad iPhone 6S (differiscono per la presenza dell’OIS a bordo dell’ultimo modello, e per una batteria leggermente più capiente, per il resto la precedente generazione ha ben poco da invidiargli) ad inibirne un po’ le vendite, come d’altronde era già stato previsto da molti analisti (prima ancora del lancio).
Molti utenti già guardano ad iPhone 8, il melafonino del decennale (dovrebbe corrispondere all’iPhone più venduto di sempre, essenzialmente per due fattori chiave, il display OLED, che dovrebbe però essere incorporato solo in un terzo modello premium, e la ricarica wireless, che funzionerà ad una certa distanza dal trasmettitore, e non più per obbligo di contatto).
C’è poco da fare, Apple avrebbe dovuto impegnarsi un po’ di più con iPhone 7 (il modello da 5.5 pollici risulta già più apprezzato per via dell’innesto della doppia fotocamera posteriore, impreziosita dalla nuova modalità ‘ritratto’). L’azienda farà sicuramente meglio con iPhone 8, che, come vi dicevamo, romperà definitivamente i ponti con la saga iniziata nel 2014 con iPhone 6. Riprenderemo il discorso più avanti senza ombra di dubbio, sperando che iPhone 7 non cali troppo a picco.