Paola Cortellesi si conferma la donna italiana top del momento. Mentre Chiara Ferragni è travolta dal pandoro gate, Paola Cortellesi continua a macinare record con “C’è ancora domani” che potrebbe persino diventare il film italiano più visto di sempre. E’ un trionfo meritato quello di Paola Cortellesi che , ben oltre la performance artistica, è riuscita a scuotere la coscienza civile degli italiani. E’ una caduta fragorosa quella di Chiara Ferragni le cui conseguenze sono ancora tutte da valutare.
Da oggi in poi quando si parlerà di emancipazione della donna si penserà immediatamente a Paola Cortellesi. Il “Pensati libera” di Chiara Ferragni è travolto dal fango dell’indignazione di quel popolo web che esalta ed atterra nel volgere di un sospiro. O meglio di una spruzzata di zucchero a velo rosa su di un pandoro. Eppure pochi mesi orsono il palco dell’Ariston aveva consacrato Chiara Ferragni idolo, icona , esempio di vita per la donna moderna, libera, ricca e vincente.
Di Paola Cortellesi si conoscevano le doti artistiche, il suo curriculum di attrice era lungo e noto. Ma nessuno avrebbe scommesso sul trionfo del film e la trasformazione dell’autrice, regista ed attrice di “C’è ancora domani” nella nuova paladina. Sic transit gloria mundi in un mondo dominato dalla frenesia di innalzare idoli e di abbatterli con raddoppiata ferocia frutto d’invidia e frustrazione ben oltre la legittima indignazione e la doverosa attesa del lavoro degli inquirenti.
Paola Cortellesi è oggi il faro e l’esempio. Chiara Ferragni il buio ed il male. Almeno fino al prossimo giro di giostra che appassiona il web. E quando diventi leader puoi permetterti di veicolare messaggi coraggiosi. E’ salita in cattedra Paola Cortellesi per inaugurare l’anno accademico della LUISS. Ed ha puntato l’indice contro le fiabe sessiste.
Queste fiabe contribuiscono ad alimentare la cultura del patriarcato con tutte le sue nefaste conseguenze. Paola Cortellesi spiega e s’indigna. Sul web monta la rabbia contro le fiabe. Perché Cenerentola ha come unico strumento di riscatto il matrimonio con il principe che ricorda la sua scarpetta e non il suo viso ? E se Biancaneve, relegata al ruolo di badante dei Sette Nani, fosse stata “una cozza” il principe l’avrebbe ugualmente salvata? E perché l’Addormentata nel bosco deve esser necessariamente bella ?
Il web si divide tra la standing ovation per la nuova guru, l’ironia e gli insulti sessisti. Si è aperto il dibattito. E chissà che prima o poi non cambi tutto. Cenerentola potrebbe sfuggire alla miseria con una start up milionaria o addirittura esser Cerentolo. L’Addormentato potrebbe restare a dormire nel bosco ed i Sette Nani diventare i valletti di Biancaneve. Sognare non costa nulla. In fondo sono solo fiabe. Oppure no ?
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Complimenti alla Cortellesi ma cortesemente lasciamo stare le fiabe classiche e magari facciamone di nuove magari altrimenti il confine tra il serio ed il faceto se non ridicolo sarebbe brevissimo!!! La Ferragni con la sua tribù onestamente credo sia incommentabile ma già da prima delle truffe
Grande Paola, sempre più grande!