Al Corriere della Sera parla il chirurgo di Fedez. Dopo l’intervento al pancreas, che il rapper ha subito negli scorsi giorni, il suo chirurgo rilascia alcune dichiarazioni al quotidiano tranquillizzando tutti. I dati relativi alla sopravvivenza, sono molto buoni e, se diagnosticato in tempo, quindi nella fase iniziale, per il paziente ci sono ottime speranze di guarire.
“Tutto dipende dal tipo di tumore presente nel singolo malato e dallo stadio della neoplasia al momento della diagnosi (se è in fase iniziale o avanzata) ma la sopravvivenza a 5 anni nel nostro Paese è alta, superiore al 60%”, le parole del dottor Massimo Falconi, che aggiunge:
“Rispetto all’adeocarcinoma pancreatico, questo tipo ha maggiori possibilità di cure e guarigione, con le opportune terapie”.
Non solo. Il medico ha anche aggiornato sulla situazione lato cure e terapie. Negli ultimi anni, la medicina ha fatto passi da gigante in tal senso: “Negli ultimi anni, con le nuove terapie abbiamo fatto passi in avanti significativi. È però determinate essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti”.
Le parole del chirurgo si aggiungono alle prime dichiarazioni di Fedez post operazione. Il cantante si trova ancora all’ospedale San Raffaele di Milano, dove sta affrontando il post operatorio. Ai suoi follower ha già comunicato la causa dell’intervento chirurgico e la natura della sua malattia: un tumore neuroendocrino del pancreas.
“Settimana scorsa ho scoperto di avere un raro tumore neuroendocrino del pancreas.
Uno di quelli che se non li prendi per tempo non è un simpatico convivente da avere all’interno del proprio corpo”, ha scritto Fedez sui social.
“Motivo per il quale mi sono dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico durato 6 ore per asportarmi una parte del pancreas (tumore compreso)”, ha aggiunto.
Poi ha tranquillizzato sulle sue attuali condizioni di salute: “A due giorni dall’intervento sto bene e non vedo l’ora di tornare a casa dai miei figli. Ci vorrà un po’”.