Importante affermazione di tre protagonisti della scena napoletana che vincono in tre categorie: il meritato premio come Miglior Attore Protagonista a Daniele Russo per la sua bella interpretazione di “Le cinque Rose di Jennifer” di Annibale Ruccello” ; a Paolo Coletta il Premio per le Migliori Musiche per “I manoscritti del diluvio” che lo ha dedicato a Fiorenzo Carpi, a Pasquale Mari il premio per il Miglior Disegno Luci con il “Satyricon”.
“Ritorniamo da dove ci siamo lasciati ed è meraviglioso ritrovarsi, ritornare alla normalità, alla vita”, così Tullio Solenghi ha esordito presentando la decima edizione del Premio “Le Maschere del Teatro Italiano”, ideato da Luca De Fusco e da Maurizio Giammusso. Con la lettura di un brano dal Decameron di Boccaccio sulla peste a Firenze ha dato l’avvio alla conduzione della serata sempre all’insegna della consueta ironia e della frizzante verve.
Anche il presidente della giuria, Gianni Letta, ha voluto salutare il ritorno del pubblico in presenza: “E’ stato lungo e sofferto il periodo della pandemia ma ripartire da Villa Campolieto è un auspicio lieto“, ha detto in rima.
La serata nella bella cornice della magnifica Villa Campolieto di Ercolano è andata poi in onda in differita su Raiuno alle 23,30.
Il Premio creato nel 2002 per il Teatro Olimpico di Venezia, organizzato poi dal Napoli Teatro Festival e dal Teatro Mercadante, quest’anno, per la prima volta, è sotto l’egida della Fondazione Ente Ville Vesuviane, presieduta da Gianluca Del Mastro, direttore Roberto Chianese, con il Patrocinio dell’Agis.
Un tributo ed un ricordo speciale alla memoria del grande e popolare attore Gigi Proietti, scomparso un anno fa, alla presenza delle due figlie Carlotta e Susanna. All’attore,nell’ultima edizione della manifestazione, come si ricorderà era stato attribuito il Premio alla carriera.
Il Premio “Le Maschere” rappresenta una prestigiosa manifestazione degli Oscar del teatro Italiano che sceglie le terne finaliste, attraverso una giuria di qualità presieduta da Gianni Letta e composta da Giulio Baffi (critico La Repubblica Napoli), Donatella Cataldi(giornalista Tg3-Chi è di scena), Franco Cordelli (critico Corriere della Sera), Fabrizio Coscia (critico Il Mattino), Masolino d’Amico (critico La Stampa), Maria Rosaria Gianni(capo redattore Cultura Tg1), Katia Ippaso (critico Il Messaggero), Tommaso Le Pera(fotografo di scena), Valerio Santoro (produttore), Pamela Villoresi (Direttore Teatro Biondo Stabile di Palermo). Le terne finaliste sono state inoltre votate da una giuria di circa 800 esperti di settore.
Il vulcanico e istrionico Tullio Solenghi ha premiato gli spettacoli andati in scena nella Stagione 2019/2020 fino allo stop imposto dalla pandemia e nella Stagione 2020/2021 dalla ripresa.
Infatti il Miglior Spettacolo dell’anno è Mangiafoco di Roberto Latini che ha vinto su “La Tempesta” di Luca De Fusco e “I Giganti della montagna” di Gabriele Lavia. I giurati del premio hanno voluto sottolineare il lavoro di ricerca e le riflessioni intorno al senso del teatro attraverso la figura di Pinocchio . A Gabriele Lavia, regista e attore tra i protagonisti più rappresentativi del teatro italiano degli ultimi quarant’anni, è andato il premio alla Migliore Regia per la sua versione de “I Giganti della Montagna”. Gli altri candidati erano Valerio Binasco (Il piacere dell’onestà)e Simone Luglio (La nuova colonia).
Il premio per la Miglior Attrice Protagonista è andato a Federica Fracassi, interprete di “Le Sedie”; Miglior attore e attrice non protagonista sono stati rispettivamente Peppino Mazzotta con “L’onore perduto di Katharina Blum”e Sara Bertela’ con “Il Misantropo”. Peppino Mazzotta ha sottolineato, come gli altri, le difficoltà del settore teatrale ed ha auspicato la riforma che tuteli i diritti della categoria. Miglior Attrice Emergente è stata premiata Elena Cotugno. Il Premio per il Miglior Interprete di Monologo è stato attribuito Massimo Popolizio con il suo splendido “Furore”, mentre Marta Crisolini Malatesta di premi ne ha raccolti ben due: Migliore Scenografa e Costumista per “La tempesta”. Il riconoscimento per il Miglior Autore di Novità italiana è andato a Davide Enia con il suo “Maggio ‘43” che, nel ringraziare per il Premio ricevuto, ha invitato tutti a fare un esercizio “ascoltare e osservare con gli occhi di un bambino tutto ciò che circonda: l’umanità è scomoda, Afghanistan, Libia, processi migratori, guerre” .
Sono stati attribuiti 13 premi, più due speciali: quello assegnato dal Presidente della Giuria, Gianni Letta, quest’anno è andato ad Andrea Jonasson, attrice tedesca, moglie del grande maestro del teatro italiano Giorgio Strehler, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. L’attrice visibilmente emozionata accolta da una standing ovation del pubblico – vive a Vienna da oltre 10 anni mancava dall’Italia – ha letto una lettera d’amore che il grande maestro, considerato da Le monde il più grande regista del 900, le aveva scritto.
Il secondo premio speciale alla memoria di Graziella Lonardi Contempo, che la nipote Gabriella Contempo ha consegnato a Rosalba Giugni, fondatrici di Marevivo, associazione nazionale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente che vanta oltre 30 anni di esperienza nella tutela del mare e delle sue risorse.
Luca De Fusco ha auspicato che si possa realizzare un suo sogno : “Un Festival del Mediterraneo che possa abbracciare le città e i luoghi che si affacciano sul Mediterraneo che beneficiano di un clima favorevole per allestire una lunga stagione teatrale”.
I Premi sono realizzati da Paolo Gambardella. I vestiti delle vallette realizzati dallo stilista Alessio Visone.