Diventata a dir poco virale, in queste ore, l’ennesima catena riguardante il presunto nuovo Coronavirus NCP. Si tratta di un vademecum che, a differenza dei suoi predecessori, scende maggiormente in dettagli con alcune dritte da seguire per limitare il rischio contagio. Per intenderci, si tratta del messaggio che circola sui social ancora oggi 5 marzo e che inizia con la frase seguente: “Ricevo ora e trasmetto per conoscenza“. Proviamo a capire perché si tratti di una fake news.
Approfondiamo la catena sul nuovo Coronavirus NCP
Di bufale a proposito dell’infezione ne vengono fuori ogni giorno a bizzeffe, come avrete intuito nella giornata di ieri sulle nostre pagine. Quella di oggi, in sostanza, afferma che per sconfiggere il Coronavirus NCP (mi riferisco al rischio di essere contagiati) sia sufficiente bere qualche sorso d’acqua almeno ogni quindici minuti. Secondo la tesi portata avanti in questo frangente, infatti la caratteristica dell virus sarebbe quella di entrare in bocca. Così facendo, l’acqua o altri liquidi che decideremo di assumere consentiranno di spazzarlo via tramite l’esofago, per poi arrivare nello stomaco.
Proprio qui, una volta nella pancia, ci penserà l’acido gastrico ad uccidere tutto il nuovo Coronavirus NCP. La prima smentita a tal proposito è arrivata da BUTAC, che ci consiglia anche di evitare questi rimedi improvvisati, senza avere un parere medico a supporto. Abbiamo anche i riscontri da parte del New York Times, che interpellando il Dottor William Schaffner, un esperto di malattie infettive alla Vanderbilt University, ha confermato la bufala dell’acqua da bere ogni quindici minuti. Utile per altri motivi, ma di certo non per eliminare il pericolo contagio. Discorso simile viene fatto dalla fonte sull’utilizzo dell’agio.
Più generico il feedback arrivato da Bufale, ma sulla stessa lunghezza d’onda rispetto ai precedenti. Insomma, tra testate autorevoli americane e i principali siti di debunking in Italia, abbiamo riscontri sufficienti per giudicare falsa la catena che gira in queste ore sui social (da quello che mi risulta, alcuni utenti l’hanno ricevuta come messaggio privato addirittura su WhatsApp, oltre ad averla visualizzata su Facebook).
Per riconoscerla, come vi ho riportato in precedenza, è sufficiente prestare molta attenzione non solo ai contenuti incentrati sulla necessità di bere acqua una volta ogni quarto d’ora, ma anche alla prima frase: “Ricevo ora e trasmetto per conoscenza”. Parlando del nuovo Coronavirus NCP, ma più in generale di qualsiasi patologia, dovete stare alla larga da tutti questi consigli che non arrivano da fonti ufficiali.
A chi dare retta dopo la bufala del nuovo Coronavirus NCP
Il vostro punto di riferimento deve restare il medico di famiglia, o più in generale il ministero della Salute. Al massimo, fate attenzione ad eventuali comunicazioni ufficiali della Regione dove risiedete. Per il resto, abbiamo solo tante leggende metropolitane, come quella trattata oggi 5 marzo. Lo stesso New York Times, non certo l’ultimo arrivato, ha avuto parole dure per catene di questo tipo che possono trovarsi su WhatsApp e Facebook.
Ad esempio, si parla chiaramente delle false “cure miracolose”. I cittadini, in una situazione del genere, sono invitati dalla fonte a seguire i consigli di istituzioni affermate come l’OMS e i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Insomma, prestate attenzione anche a loro per le dritte con cui vengono suggeriti i modi per prevenire il virus. Insomma, occhio alla catena sul nuovo Coronavirus NCP.