Del Record Store Day di sabato 13 aprile ormai ne parlano da tempo i veri appassionati di musica, che aspettano trepidanti nei negozi le rarità che vengono stampate per l’occasione. Tanti vinili saranno in edizione limitata e quindi diventeranno perle rare in mercatini del disco e in aste sul web.
La Sony approfitta del 50° anniversario di Woodstock per pubblicare due album con le registrazioni live di Janis Joplin e Sly & The Family Stone. Il disco di Janis fa seguito allo splendido doppio album messo in commercio nel 50° anniversario di “Cheap Thrills”, il suo primo disco registrato insieme ai Big Brother & The Holding Co. In questo nuovo doppio album c’è la performance integrale di Janis a Woodstock, con anche i suoi classici “Piece of my heart”, “Ball and chain”, “Try (Just a little bit harder)”, “Kozmic Blues”, “Summertime” e “To love somebody”.
Artie Kornfeld, uno dei due organizzatori di Woodstock, e altri presenti al Festival sono concordi nell’affermare che la performance che ha avuto più successo è stata quella di Sly and the Family Stone. Quando uscì il film, tutti fummo affascinati dalla figura e dai movimenti di questo artista nero che indossava una giacca bianca con lunghe frange che, nei ralenty del regista, assumevano un fascino incredibile. Il suo brano “I want to take you higher” aveva una grande forza nel film. Purtroppo il boom di successo di Sly Stone naufragò in un mare di droga e l’energia si dissolse brevemente. Una decina di anni fa girò addirittura la notizia che vivesse come un barbone. Per questo l’album della sua performance a Woodstock pubblicato oggi per il Record Store Day assume un’importanza ancora maggiore. Entrambi i dischi, di Janis e Sly, sono prodotti da Eddie Kramer, che si occupò anche della colonna sonora originale del film e di parecchi album di artisti importanti, fra cui Jimi Hendrix.
Mentre il rock veniva esaltato a Woodstock, Elvis Presley si esibiva a Las Vegas e per il Record Store Day esce la sua performance inedita del 23 agosto 1969. Elvis aveva da poco, dallo show televisivo del 1968, riassaporato la bella sensazione di esibirsi live.
Jef Buckley è diventato un mito pur avendo pubblicato un solo album ufficiale, “Grace”. La sua morte prematura ha accentuato la sua arte. Per il Record Store Day escono sette tracce inedite tratte dalla sua prima session in studio a New York, nel febbraio 1993, tra cui “Mojo Pin”, “Last Goodbye” e una versione più lunga della sua storica interpretazione della “Hallelujah” di Leonard Cohen.
Mentre ci sono continue riedizioni degli album di Bob Dylan, per il Record Store Day viene pubblicato un vinile che contiene i test pressing della versione originale dell’album “Blood on the tracks”. All’epoca, nel 1974, uscirono dei bootleg che contenevano queste prime prove dei brani dell’album che Bob Dylan stava per pubblicare. Oggi quelle registrazioni sono state legalizzate e pubblicate con una copertina minimalista che ricorda proprio quelle dei bootleg dell’epoca.
Dei Prefab Sprout, gruppo di cult britannico, esce in vinile per il Record Store Day il loro secondo album “Steve McQueen”, che contiene due classici come “Appetite” e “When love breaks down”.
Un altro doppio album live è per la prima volta in vinile, quello di Billy Joel dal vivo al Carnegie Hall nel 1977.
Ma la vera rarità di questo elenco di dischi che usciranno nel Record Store Day è il 45 giri di “Holy Man”, brano che ha una storia lunga 22 anni. Fu scritto e registrato parzialmente nel 1977 da Dennis Wilson dei Beach Boys. Dopo la sua morte per annegamento nel 1983, Taylor Hawkins dei Foo Fighter prese il nasco e nel 2009 aggiunse parti vocali mancanti. Dieci anni dopo, Brian May e Roger Taylor dei Queen registrarono chitarra e batteria e, dopo lunghe dispute legali, il disco esce finalmente oggi. Nel lato B del 45 giri c’è l’originale versione strumentale registrata da Dennis Wilson.
Ultima curiosità per oggi: il boom del vinile sta trascinando anche quello delle audiocassette. Incredibile. Per il Record Store Day esce una cassetta di Prince, “The Versace Experience”. Mah. Chi l’avrebbe mai detto.
Il vinile è qui per rimanere, le audiocassette mi sa siano solo una moda.