Sei serate, una trama orizzontale forte e una sterzata noir, questo è quello che oggi, durante la conferenza stampa, è stato promesso per Una Pallottola nel cuore 3. Una nuova vita attende Gigi Proietti alias Bruno e il tutto partirà proprio dall’addio alla pallottola che aveva nel cuore ma non al suo lavoro, anzi. Sei casi cold case lo terranno impegnato senza rinunciare alla comicità ma nemmeno alla tragedia e al dolore che intrinseco nel suo personaggio e nel bagaglio che si porta dietro.
I vertici Rai sembrano soddisfatti di questi nuovi episodi della serie che vedrà impegnati, oltre a Gigi Proietti, anche Francesca Inaudi, Mariella Valentini, Marco Marzocca, Paola Minaccioni, Giulia Bevilacqua, Giovanni Scifoni e la new entry Sergio Assisi. La regia sarà quella di Luca Manfredi mentre al centro ci saranno i nuovi casi che finiranno sulla scrivania del cronista di nera Bruno Palmieri due, in particolare, saranno proprio relativi alla “memoria” e di come non bisogna mai dimenticare la propria storia.
Il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta non ha potuto far altro che confermare che Un Pallottola nel cuore è cucita addosso a Gigi Proietti e questo lascia pensare che fino a quando l’attore dirà di sì si andrà avanti con nuovi episodi e nuove stagioni. A confermare le intenzioni e la voglia di nuovo che serpeggia nella serie ci ha pensato anche il regista Manfredi che in conferenza ha rilanciato: “C’è una dose maggiore di scene poliziesche, ci sono colpi di scena. Questa serie ha costretto la regia a compiere sterzate noir e questo permetterà alla fiction di strizzare l’occhio ad un pubblico più giovane“.
Durante la conferenza stampa ha preso la parola anche la new entry Sergio Assisi che ha commentato il suo arrivo nella fiction parlando di quanto sia stato complicato calarsi in panni che sono diversi dai suoi: “La cosa più bella per me è stato lavorare per Gigi che guardavo in tv e in teatro da piccolo. Alla sua età ha ancora voglia di sorridere e divertirsi” e questo ha creato qualche sorriso tra i presenti perché l’attore ha subito risposto a tono: “Alla mia età?”.
A permettere un balzo in avanti della trama e della storia di Bruno ci sarà poi un salto temporale di cinque anni confermato in conferenza stampa e sinonimo di opportunità e di nuove occasioni.