Tiscali si aggiunge alla lista dei gestori telefonici che si accingono ad applicare sovrapprezzi ai servizi di roaming internazionali nell’arco dei 12 mesi successivi al 31 luglio 2018, così come previsto dalla normativa dell’Unione Europea 2015/2120. La novità, che ha visto di recente coinvolta anche la Fastweb, predispone un tetto massimo di soglie applicabili (IVA esclusa), che vi riassumiamo nello schema a seguire: 3.2 cent/minuto sulle chiamate in uscita, 1 cent/SMS inviato, 0.6 cent/MB (che diventeranno 0.45 cent dal 1 gennaio 2019: occhio a segnarvi queste date per evitare in futuro di essere colti di sorpresa).
Tiscali, dal canto suo, si impegnerà a segnalare la modifica ai propri clienti attraverso una campagna di SMS personalizzata, ogniqualvolta questi si recheranno all’estero, all’interno di uno dei Paesi UE. In tal modo gli utenti non dovrebbero ricevere brutte sorprese poi, essendo stati preparati dal gestore telefonico a tempo debito.
La normativa sopra citata, in pratica la stessa che ha dato il via libera al ‘Roaming-Like-At-Home’ del 15 giugno 2017), prevede la concessione dell’AGCOM ai gestori telefonici di alcune deroghe, che vengono loro deliberate a condizioni particolari (in prevalenza nel caso in cui lo scarto negativo netto sia uguale o superiore al 3% rispetto a quello derivato dai servizi mobili, cosa che avviene spesso con gli operatori virtuali), relative ai costi che gli stessi si vedono costretti ad andare incontro per l’erogazione al dettagli dei servizi di roaming internazionale (vi abbiamo spiegato qui più nel dettaglio l’intera vicenda, relativamente alla concessione ottenuta da Fastweb).
Per quanto concerne Tiscali, la situazione verrà esplicata con tutti gli annessi e connessi dal provider stesso sul sito ufficiale, ed attraverso i canali di comunicazione suoi propri. Se qualcosa non dovesse esservi chiaro, siete pregati di sottoporvi i vostri dubbi: saremo felici di parlarne per risolvere insieme ogni tipo di perplessità possibile.