Continuano le indagini sul tragico incidente di Monteforte Irpino nel quale persero la vita trentanove persone lo scorso 28 luglio. La procura di Avellino, guidata dal giudice Rosario Cantelmo, ha chiesto un’altra acquisizione per continuare sulla strada delle perizie tecniche utili a ricostruire il quadro delle responsabilità sull’incidente. I magistrati titolari del fascicolo hanno, infatti, chiesto e ottenuto il sequestro e l’analisi del pezzo di new jersey staccatosi successivamente all’impatto con il bus. Una richiesta avanzata anche dai periti di parte delle famiglie vittime del disastro che la procura ha fatto sua e che procederà ad effettuare.
L’obiettivo è quello di confrontare il pezzo di cemento staccatosi con l’impatto e vedere se corrisponde a quello che doveva essere utilizzato nel progetto originale del viadotto. Soprattutto dopo i lavori di messa in sicurezza del 2012, di cui la procura acquisì anche alcuni filmati pubblicati su internet, i magistrati vogliono verificare che tutto sia stato realizzato in conformità con il progetto approvato e a norma di legge. Nel caso in cui il pezzo di cemento, recuperato dove venne rinvenuta anche la carcassa dell’autobus, non dovesse corrispondere al cemento approvato per l’utilizzazione del progetto, il quadro delle responsabilità si amplierebbe prendendo una determinata direzione.
Se il cemento del new jersey non fosse a norma questo significa che coloro che hanno realizzato i lavori di messa in sicurezza del ponte avrebbero delle responsabilità certe nel disastro. Quantomeno proverebbe che i new jersey avrebbero potuto evitare al pullman di precipitare nella scarpata riducendo nettamente il bilancio delle vittime e adempiendo al proprio ruolo di salvataggio degli automezzi su quel tipo di strada evitando che un tamponamento si trasformasse in una tragedia spaventosa.