Salmo e Mace in Non Mi Riconosco con Centomilacarie, la disperata ricerca di un’identità (testo)

Mace chiama nuovamente Salmo a rapporto e lo affianca alla nuova promessa Centomilacarie. Ecco il testo di Non Mi Riconosco

mace e salmo in non mi riconosco

Ph: Roberto Graziano Moro/Instagram


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Salmo e Mace in Non Mi Riconosco uniscono le forze con Centomilacarie e tirano fuori il pezzo che non sapevamo di attendere. Mace ha di nuovo chiamato a rapporto l’amico rapper sardo per allietare un venerdì 23 febbraio in cui il rap domina le nuove uscite dopo In Italia 2024 di Fabri Fibra con Emma e Baby Gang e Non Odiare Mai di Stabber con Gemitaiz, Noyz Narcos e Coez.

Salmo e Mace in Non Mi Riconosco con Centomilacarie

Non Mi Riconosco di Mace è una rimpatriata con Salmo con la partecipazione di Centomilacarie. Come al solito Mace mette insieme tutte le sue sfumature stilistiche affidando a nobili interpreti la sua creatura, senza mai sbagliare un colpo.

Il brano racconta la disperata ricerca di un’identità che tutti noi, almeno una volta nella vita, ci ritroviamo ad affrontare. Per questo Mace ha scelto di aprire le danze con il suono di un pianoforte che viene poi corrotto dal feedback di una chitarra elettrica, soluzione tutt’altro che casuale, per raccontare il mostro che incontriamo allo specchio.

Un arrangiamento inteso ma non affatto invadente: i veri protagonisti sono Salmo e Centomilacarie, come sempre succede nei pezzi di Mace.

Chi è Centomilacarie: il parere di Mace

La vera novità che affianca Salmo e Mace in Non Mi Riconosco è Centomilacarie: animo punk, già autore dell’EP Neanche Anch’Io e del singolo Strappami La Pelle A Morsi, è raccontato da Mace con queste parole:

“Ho scoperto Centomilacarie quasi per caso e la sua voce mi è arrivata subito come un pugno nello stomaco”.

Perché la scelta di affiancarlo a Salmo? Mace rivela: Credo che entrambi condividano la giusta combinazione tra timbro sporco, espressività e parole potenti, la capacità quindi di creare musica ‘viscerale’, una caratteristica che sento come fondamentale in questa mia fase di percorso.

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Testo

Mi manca il vecchio me
Ritrovo pezzi di saliva
Sulle nostre foto
Ormai lo sai è solo un ricordo
Mi sporgo da un palazzo vuoto
Per capire cosa voglia dire
Restare solo
Al collo un cappio d’oro

Mia madre bussa sulla porta della mia camera
Mi trova morto
Senza nessun ricordo
E le mie ultime parole sono scritte con quel cacciavite
Un cacciavite rotto
Lo sai ho ucciso il mostro

E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosci nemmeno tu

E forse dovrei lasciarmi andare
Non perder tempo
Non ho più tempo
Non mi voglio salvare

Mia madre bussa sulla porta della mia camera
Mi trova morto
Senza nessun ricordo
E le mie ultime parole sono scritte con quel cacciavite
Un cacciavite rotto
Lo sai ho ucciso il mostro

E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosci nemmeno tu

Sono rimasto solo al bordo dell’universo
Da quando ho spiccato il volo credo di essermi perso
Mi fugge l’anima dal corpo vedo la vita a rovescio
Non mi riconosco mai sono sempre diverso
Mi va bene lo stesso

Bruciamo insieme, nel film
c’è sempre un seme nel (green?)
Va tutto bene tra le catene, una fottuta routine
Si faccio un brindisi, ‘chin’
Per sette giorni The Ring
Dopo del gin vomito sopra la moquette in limousine

All’ultimo piano appeso a testa in giù
Pronto a fare un tuffo dove il cielo è più blu
Posso urlare finché non mi sente Dio
Qui nessuno mi ama veramente specialmente io

Seguo la dannazione
Si allungano le ombre
Corro sulla neve senza lasciare impronte
La vita è sogno, tu c’hai paura della morte

Adesso non mi riconosco
Sono diventato io mostro