Il Commissario Montalbano tornerà, ma non ci sarà Luca Zingaretti a interpretarlo

Montalbano ritorna, assicurano in Rai, ma senza Luca Zingaretti: ecco l'attore che potrebbe sostituirlo nel ruolo.

Il Commissario Montalbano

Credits photo: @Ufficio Stampa RAI


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Luca Zingaretti potrebbe non interpretare più Il Commissario Montalbano. Sono passati quasi tre anni dall’ultima puntata andata in onda, e da allora si sono susseguite indiscrezioni su un possibile ritorno un tv.

L’attore romano ha però detto addio all’iconico personaggio nel 2021, lasciando il pubblico senza parole per questa decisione. Nel corso degli anni sono venuti a mancare altre personalità legate al mondo di Montalbano: Andrea Camilleri, il “papà” del personaggio, e Alberto Sironi, regista storico della fiction. Non avrebbe quindi molto senso tornare in onda.

Eppure il pubblico affezionato spera ancora di rivedere qualcosa del commissario di Vigata. La direttrice di Rai Fiction ha svelato sulle pagine del settimanale DiPiù Tv l’intenzione dei vertici di Viale Mazzini: “Stiamo ragionando sull’ipotesi di serialità anche senza Zingaretti”.

E chi potrebbe prendere il suo posto se non Michele Riondino? L’attore ha già interpretato il personaggio del commissario nel prequel della fiction storica Il Giovane Montalbano, andato in onda finora con sole due stagioni. Si tratta ovviamente solo di voci di corridoio che, seppur insistenti, al momento, non trovano alcun fondamento di verità.

Quel che è certo è che Luca Zingaretti non tornerà più a vestire i panni di Salvo Montalbano. Due anni fa, spiegò così la sua decisione di abbandonare il personaggio:

Montalbano non è mai stato un problema di soldi. Diciamo che per me è stata una avventura professionale e umana meravigliosa. Adesso mi sembra conclusa. L’autore non scrive più e anche il mio amico regista, Alberto Sironi, se ne è tristemente andato. Ha senso terminare la saga filmando gli ultimi due romanzi inediti anche in segno di rispetto verso di loro? Oppure è proprio la loro mancanza a suggerire un rispettoso silenzio? Propendo per la seconda ipotesi.

Queste le sue parole nell’intervista con La Repubblica.

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