Il Ragazzo e L’Airone, non il miglior film di Miyazaki ma è comunque un’opera dolce-amara sul dolore e la crescita (recensione)

Miyazaki racconta il lutto nel film di formazione Il Ragazzo e L'Airone, non la sua miglior opera, ma comunque dotata di grande forza visiva.

Credits: Lucky Red


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Il Ragazzo e L’Airone è l’ultimo film di Hayao Miyazaki, presentato alla Festa del cinema di Roma. Dotato di una grande forza visiva, il lungometraggio d’animazione è un dolce-amaro racconto di formazione.

Protagonista è un dodicenne che perde la madre in seguito a un incendio nell’ospedale in cui lavora. Un anno dopo, la vita di Mahito è completamente stravolta. Da Tokyo si trasferisce in un piccolo paesino circondato da un bosco, dove suo padre si è risposato con un’altra ed è in attesa di un bambino. L’idea di avere un fratellino non lo sconvolge, ma a turbarlo è il cambiamento repentino, a cui non riesce ad abituarsi (e sente che non riuscirà mai).

Mentre conosce Natsuko, la donna che si presenta come la sua nuova mamma, Mahito incontra un singolare airone cenerino che svolazza intorno alla villa. Un fatto insolito, dato che uccelli del genere non si sono mai avvicinati così tanto agli esseri umani. A scuola non va meglio: Mahito fatica ad ambientarsi e viene bullizzato dai compagni. Costantemente controllato da Natsuko e dalle sue domestiche, e soffocato da un padre iperprotettivo, spinto dalla curiosità, anche per evadere da quella quotidianità che non sente sua, il ragazzo decide di seguire l’airone, che sembra lasciargli indizi per invitarlo a seguirlo.

Pian piano, Mahito si convince che, tramite l’elegante animale, sua madre gli stia mandando un messaggio per dirgli che è ancora viva. Comincia quindi per lui un viaggio fantastico nella terra dei morti.

Miyazaki esplora il lutto attraverso gli occhi di un giovane ragazzo, come spesso accade nei suoi film d’animazione. L’immagine della purezza e dell’innocenza di un bambino (che ha ispirato anche Guillermo Del Toro nella sua cinematografia) è il punto di partenza per un racconto di fantasia che si dipana tra la vita e la morte. Sarà questa avventura straordinaria a farlo maturare e a sviluppare una nuova consapevolezza su di sé e sul suo ruolo nel mondo.

Non è uno dei migliori film del genio dell’animazione giapponese perché la storia spesso necessita un attenzione ai dettagli, e bisogna arrivarci con intuizione su diverse cose.

Tuttavia, si tratta di Miyazaki ed è impossibile stroncare una sua opera dove il disegno e gli elementi in esso sono sempre impeccabili. Dagli animali antropomorfi alle anziane paffute e un po’ impiccione, e ovviamente agli esserini provenienti dalla mitologia giapponese.

Il Ragazzo e L’Airone uscirà nei cinema italiani il 1° gennaio 2024.

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