Nei migliori album dei Radiohead c’è la colonna vertebrale della scena indie-rock degli ultimi 30 anni: nati mentre il mondo era ipnotizzato dal grunge e dal pop punk, Thom Yorke e soci hanno scritto un universo musicale tutto nuovo grazie a manifesti generazionali – Creep – e sperimentazioni che hanno fatto scuola.
Pablo Honey (1993)
Il primo album dei Radiohead è spesso bistrattato come una falsa partenza, ma è il disco di Creep. Altre domande?
The Bends (1995)
C’è un prima e un dopo The Bends, il secondo album dei Radiohead che raccoglie successi internazionali come Just, High And Dry, My Iron Lung e Fake Plastic Trees. Ad oggi è considerato il capolavoro di Thom Yorke e soci, un’etichetta più che comprensibile.
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OK Computer (1997)
Dopo The Bends i Radiohead decidono di allontanarsi dalle atmosfere cupe e negative del disco, proiettandosi verso uno stile più sperimentale e leggero, senza tuttavia perdere l’introspezione che li ha distinti dal primo album. In OK Computer troviamo altre pietre miliari come Paranoid Android, Karma Police e No Surprises.
- set with 3 vinyl albums/LPs (12" size)
- released 2017 in Europe by XL Recordings (XLLP868)
Kid A (2000)
Dopo il successo di OK Computer, la band decide di abbandonare le chitarre e di sperimentare con l’elettronica, il jazz, l’ambient e la musica classica. Il risultato è un album difficile da decifrare, ma affascinante e visionario. Kid A non contiene singoli ufficiali, ma solo brani promozionali come Everything In Its Right Place, Idioteque e How To Disappear Completely.
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Amnesiac (2001)
Registrato nello stesso periodo di Kid A, Amnesiac presenta alcune canzoni scartate da Kid A e altre nuove. Il sound è ancora sperimentale e influenzato dall’elettronica, ma con maggiori elementi rock, jazz e orchestrali. Tra le canzoni più note, ci sono Pyramid Song, Knives Out e I Might Be Wrong.
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