I Negramaro e Fabri Fibra in Fino Al Giorno Nuovo, la liberazione da una condizione tormentata (testo)

I Negramaro ritornano insieme a Fabri Fibra con un inedito. Ecco il testo di Fino Al Giorno Nuovo, un grido liberatorio

negramaro e fabri fibra in fino al giorno nuovo

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Quando due giganti del mainstream si incontrano, il pezzo radiofonico è garantito. È quanto accade con i Negramaro e Fabri Fibra in Fino Al Giorno Nuovo, l’incontro tra l’elettropop e il rap in cui la base spinge sulle barre dell’artista di Senigallia creando una sintesi ballabile ma non troppo, perché il cuore del nuovo singolo è tutto nel testo.

iFino Al Giorno Nuovo è fuori da oggi, venerdì 15 settembre, su tutte le piattaforme di streaming musicale e in rotazione radiofonica. La canzone è stata prodotto da Davide Simonetta e dallo stesso Giuliano Sangiorgi, che come solo lui è in grado di fare regala al singolo un ritornello liberatorio, quasi una catarsi, dopo le parole tormentate della strofa. Perché di tormento, a tutti gli effetti, parla l’intero impianto narrativo della canzone che si poggia su cassa e rullante incisivi con inserti elettrici ed elettronici.

Fabri Fibra canta: “Sono solo uno tra i tanti, sono solo un uomo e scoppio, se non c’è uno scopo soffoco se resto sotto”. Giuliano Sangiorgi si libera: “E spacco, spacco, spacco tutto tanto poi c’è tempo. E urlo, urlo, urlo e mi libero del resto”.

I Negramaro propongono nuova musica pochi istanti prima della tre giorni all’Arena di Verona che si terrà il 22, 23 e 24 settembre, ma soprattutto c’è grande attesa per il prossimo album in uscita nel 2024. La band salentina ha trascorso un’estate piena di soddisfazioni e circondata dall’affetto dei fan, che li hanno seguiti alle Terme di Caracalla, al Teatro Greco di Siracusa e al grande evento presso l’Aeroporto Fortunato Cesari di Galatina.

Anche Fabri Fibra ha trascorso l’estate sul palco, con l’ultima data del tour estivo che si chiuderà il 26 settembre presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

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Testo

Dormo poco nella notte
Mi sveglio e ballo da solo
Apro le mie braccia al vento
Chiudo gli occhi e prendo il volo
Per dimenticare tutto quello che di giorno provo
Ballo come un pazzo fino all’alba, fino al giorno nuovo

Ho visto tante persone perfette
Fingere che non si sporcano
Delle bugie e delle menzogne mai dette
Quelle pensate non contano
Ho detto cose che non vanno dette
Perché feriscono
Come se fosse davvero importante
Essere libero

E ballo, ballo, ballo fino a perdere ogni senso
E canto, canto, canto fino a che non cambia il mondo
E spacco, spacco, spacco tutto, tanto poi c’è tempo
E urlo, urlo, urlo e mi libero del resto

Ah
Mi alzo e poi riprendo il volo
Tu non sai quando mi guardi io che cosa provo
Sono solo uno tra i tanti
Sono solo un uomo a scoppio
Se non c’è uno scopo soffoco se resto sotto
Fatevi sotto!
Ma dove sono?
Dove mi trovo?
Faccio uno sbaglio dietro l’altro
Come mi muovo?
Ma ho camminato così tanto
Taglio il traguardo
Forse sto sognando
Gli incubi non mi raggiungeranno
Fino al giorno nuovo

E ballo, ballo, ballo fino a perdere ogni senso
E canto, canto, canto fino a che non cambia il mondo
E spacco, spacco, spacco tutto, tanto poi c’è tempo
E urlo, urlo, urlo e mi libero del resto
E sogno sogno a più non posso
Fino a sanguinarmi il naso
Fino a che non sembra vero
Finalmente il giorno nuovo!

A volte non so più nemmeno io chi sono
Amici intorno ma la musica è il tesoro
Ascolto un disco vecchio, scrivo un pezzo nuovo
Vorrei dirti cosa provo
Ma non trovo il modo perché

Dormo poco nella notte
Mi sveglio e ballo da solo
Apro le mie braccia al vento
Chiudo gli occhi e prendo il volo
Per dimenticare tutto quello che di giorno provo
Ballo come un pazzo fino all’alba, fino al giorno nuovo

Fino al giorno nuovo
Dormo poco nella notte
Mi sveglio e ballo da solo
Apro le mie braccia al vento
Chiudo gli occhi e prendo il volo
Per dimenticare tutto quello che di giorno provo
Ballo come un pazzo fino all’alba, fino al giorno nuovo