Maestro a Venezia80, Bradley Cooper in pole per l’Oscar nel ruolo (e nel film) della sua carriera: recensione

Maestro a Venezia80 è un biopic sul grande compositore Leonard Bernstein ma anche una lettera d'amore alla musica classica: la recensione.

Credits photo: @Netflix


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C’è un Bradley Cooper diverso davanti e dietro la macchina da presa di Maestro, la sua ultima fatica presentata a Venezia80. Un Bradley Cooper più intenso, passionale e sicuramente maturato dal suo acerbo debutto come regista per A Star is Born.

Sono passati diversi anni, molti film di un genere e un altro, e sembra che con Maestro, l’attore de Il Lato Positivo possa aver trovato l’opera più completa in grado di consacrarlo come regista. Il lavoro dietro il biopic su Leonard Bernstein è frutto sia dell’amore di Cooper per il grande compositore e direttore d’orchestra, scomparso nel 1990, sia di un lavoro maniacale sul progetto (e si vede), che mira alla stagione dei premi.

Cooper interpreta Bernstein in diverse fasi della sua vita, dal bianco e nero al colore. Dagli esordi nel ’43 quando, ancora giovane, venne scelto per sostituire l’allora direttore d’orchestra Bruno Walter alla Carnegie Hall, agli ultimi suoi anni di vita. Quel momento fu un trionfo di pubblico, e da lì la sua carriera è in continua ascesa. Le inquadrature si susseguono a ritmo di musica, dando una certa vitalità alla narrazione. La scena d’apertura è una sequenza lunga che inquadra il teatro dall’alto al basso, mettendo infine in risalto lo spartito.

In parallelo, Maestro racconta anche la relazione tra Bernstein e la promettente attrice Felicia Montealegre Cohn Bernstein. Carey Mulligan è l’anima del film: una donna che lentamente si rassegna a vivere all’ombra del marito, eppure è anche l’occhio che accompagna noi spettatori a carpire qualche dettaglio in più sulla personalità estrosa di Leonard.

Forte, senza mai versare una lacrime, Felicia è consapevole del carattere turbolento dell’uomo che aveva sposato e delle sue manie: come viene sottolineato in una scena, Bernstein odia stare da solo, tanto da lasciare la porta del bagno aperta. La sua disperata voglia di amare e sentirsi attratto dalle persone porta Felicia a rendersi conto di non riuscire più a contenere lo spirito irrequieto del marito, specialmente quando iniziano a circolare voci sulla sua presunta omosessualità (presentata in maniera velata, eppure esistente).

La relazione tra Leonard e Felicia è talvolta passionale, talvolta coraggiosa, talvolta estenuante. Eppure, nonostante gli alti e bassi, non si lasciano mai; entrambi sono lì a sostenersi nei momenti più importanti della loro vita.

Maestro è un emozionante viaggio di un uomo e di un artista attraverso la sua ricerca della perfezione e della musica del cuore. Bradley Cooper parte in pole position per assicurarsi l’Oscar, e lo stesso farà Carey Mulligan, il cui ruolo non può definirsi solo quello di supporting. Così come il film, una lettera d’amore alla musica classica che trasporterà anche coloro che non sono interessati.

“Se non canta nulla dentro di te, non puoi fare musica.”

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