Nell’ultima puntata di Zona Bianca è andata in onda la provocazione del tiktoker Kerim contro Salvini, Ministro dei Trasporti, sul caso dello “scherzo” dell’ambulanza.
Lo “scherzo” dell’ambulanza: il tiktoker Kerim contro Salvini
Domenica 10 luglio due 20enni, tra cui il tiktoker Hassi Kerim, si sono resi protagonisti di una “bravata” – termine puramente mediatico – ai danni del 118. Rimasti a piedi a Coriano, i due hanno pensato di scroccare un passaggio per Riccione al servizio sanitario nazionale chiamando il 118 e comunicando un malore dovuto al caldo. L’ambulanza è giunta sul posto e ha caricato i due a bordo, trasportandoli al pronto soccorso dell’ospedale Ceccarini di Riccione. Una volta giunti a destinazione e dopo aver espletato tutte le formalità al triage, i due 20enni si sono dati alla macchia.
La loro azione è stata documentata dagli stessi su TikTok e ha suscitato non poca indignazione, specialmente da parte di Matteo Salvini al quale Kerim, di fronte alle telecamere di Zona Bianca, ha replicato:
“Ammetto di aver sbagliato ma Salvini, appena fa qualcosa un immigrato, il figlio di un immigrato o uno straniero, punta il dito. Se lo avesse fatto un italiano, la cosa magari sarebbe stata nascosta. Mi hanno dato fastidio i commenti che ci davano dei delinquenti, quelli sono altri: io lavoro. Io sono nato qua e sono italiano, questa cosa l’avrebbero potuta fare tutti. Io sono integrato. Con Salvini non è una questione di fare pace, mi ha solo dato fastidio il fatto che siamo passati per delinquenti. Lui ha messo il video solo perché sapeva che eravamo di origini marocchine“.
La replica di Matteo Salvini
La replica di Matteo Salvini non si è fatta attendere. Il leader della Lega ha riproposto il video dell’intervista a Hassi Kerim andata in onda su Zona Bianca e ha replicato:
“Chiunque sequestri un’ambulanza sottraendola a chi ne ha davvero bisogno per farsi portare in Riviera, sia egli italiano, straniero o marziano, è un cretino ed è giusto che venga denunciato. Altro che ‘razzismo’, si tratta solo di dare e avere rispetto“.