E’ decisamente il film del momento l’ultimo lavoro del regista Sydney Sibilia. In Mixed by Erry , Sydney Sibilia racconta l’incredibile storia del dj Enrico Frattasio che con le sue musicassette false originali conquistò il mercato musicale italiano. Sydney Sibilia mette in scena l’incredibile ascesa di un ragazzo di Forcella che voleva fare il dj, ma che duplicando musicassette ha costruito un impero economico e culturale.
La compilation Mixed by Erry del Festival di Sanremo, svela Sydney Sibilia in uno degli episodi del film, era disponibile sulle bancarelle ambulanti persino prima della conclusione della rassegna canora. Ed oltre alla versione originale Mixed by Erry venduta a cinquemila lire ne circolava una economica e tarocca venduta alla metà per chi volesse risparmiare. Ad un certo punto della vicenda grazie alla capacità narrativa di Sydney Sibilia neppure i protagonisti sembrano percepire quel che è legale o illegale, quello che autentico e quello che è falso
La storia è autentica e surreale. Mixed by Erry diventa sotto lo sguardo di Sydney Sibilia la metafora di un’epoca che cambiò radicalmente il consumo di musica. Prima delle musicassette Mixed by Erry le possibilità di ascoltare musica erano limitate. I dischi in vinile erano rari e costosi. Per ascoltare la canzone preferita bisogna attenderne il passaggio su qualche radio libera. Grazie a Mixed by Erry, raccontato da Sydney Sibilia, la musica diventa la colonna sonora portatile della giornata. Ciascuno con la sua musica preferita.
Sydney Sibilia continua a scavare nella sua vena creativa neorealista portando in scena protagonisti del nostro tempo, delle sue fobie, delle sue esagerazioni, della sua creatività. Mixed by Erry ha trasformato il modo di ascoltare la musica ben prima che s’imponesse la digitalizzazione dei contenuti. Il Campione accende i riflettori sulle ombre e le luci di un giovane del calcio. L’incredibile storia dell’Isola delle Rose ci ha fatto conoscere un episodio poco conosciuto della storia italiana. Nella serie inaugurata da Smetto quando voglio il dramma del lavoro precario e di un Paese che non riesce a valorizzare il talento.
Sydney Sibilia usa un tono narrativo delicato, l’amaro sorriso contraddistingue la visione, l’ironia scalfisce anche i momenti più drammatici. A proposito del regista di Mixed by Erry possiamo ben affermare che è nato il nuovo maestro nel neo realismo 2.0. Queste pellicole raccontano la nostra storia proprio come quelle di Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini.
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Film brillante, con aggiunta di un tocco di fantasia rispetto alla realtà, ma i personaggi rappresentati sono veramente persone incredibili che nella vita sembrano mantenere la stessa vena di grande eppur leggera follia che il film tende benissimo
Ritengo Sibilia tra I registi migliori dell’ultimo cinema contemporaneo non solo Italiano. Ma il suo è più un cinema erede della prestigiosa commedia all’italiana, quella dei Risi, Scola e Monticelli, a sua volta figlia del neorealismo. Senza quel sarcasmo e cinismo, il graffio grottesco. Il che forse è un pregio.