Da vedere assolutamente il video del collegamento con ANDREA RA durante la mia diretta We Have a Dream dove racconta il suo nuovo mitico video “Monte Shasta”. Non aggiungo altro, ma solo riporto le note che ha scritto per descrivere la complessità delle simbologie contenuto nel brano e nelle immagini del clip.
IL VIDEO DEL NUOVO SINGOLO DELL’ARTISTA ROMANO CHE ANTICIPA LA RELEASE DEL NUOVO DISCO “URLO ERETICO”
Andrea Ra torna con l’inedita “MONTE SHASTA”: terzo singolo estratto, per il cantante, bassista, musicista e produttore romano che farà parte del nuovo album URLO ERETICO in uscita il 21 aprile 2023 sia in CD che in VINILE per la mitica e storica Etichetta CONTEMPO Records di Firenze.
MONTE SHASTA si lega narrativamente e concettualmente ai precedenti due singoli “Mi vuole sigillare (Gates)” e “Dipendenza” e confluirà in un racconto unitario contenuto all’interno del nuovo Album.
Brano Alternative Rock Psichedelico con evidenti richiami al Prog visto l’utilizzo di tempi dispari in 5/4 e in 7/4 nel refrain strumentale, che fanno della musica di Ra un caso unico in Italia, almeno per quel che riguarda il cantautorato nostrano.
Altra unicità del “Progetto RA” è quella di James Rio alla batteria, figlio 21enne di Andrea. Una coppia padre/figlio che rende esclusiva e folle una proposta volutamente in diretto contrasto con un mercato musicale sempre meno propenso a sperimentare linguaggi diversi dalle mode del mainstream.
MONTE SHASTA è una canzone che trae spunto dal Mito e da Racconti antichi ma è anche e soprattutto un manifesto di denuncia sulle tante responsabilità politiche e sociali odierne che sono alla base di guerre, discriminazioni, iniquità e conflitti nel Mondo.
Si racconta il presente attraverso l’annullamento dello spazio e del tempo e si definisce la realtà filtrandola con il fascino incantato di leggende millenarie che si fondono e confondono con la Storia.
In sintesi può essere definita una canzone sociale, politica e di denuncia del Mercato dei Consumi raccontata attraverso la Storia, la leggenda, la fantasia e il Mito.
Pasolini già 50 anni fa definiva la società del mercato e dei consumi un nuovo Fascismo.
Oggi è difficile trovare Artisti come Andrea Ra che, attraverso la fantasia e la capacità di immaginare e sognare un mondo diverso, hanno la forza e la coerenza di scegliere di non far parte di “quel mercato” e hanno il coraggio di continuare a denunciarne le insidie e i pericoli in nome della Libertà.
Il Monte Shasta è un Monte Sacro della California dove aleggia un fitto mistero. E’ un luogo di antiche leggende riconducibili allo sciamanesimo dei nativi Indiani d’America ed è un centro spirituale meta di iniziati e di numerose comunità mistiche che da sempre lo abitano e lo frequentano.
Il monte Shasta è noto anche per essere stato più volte teatro di “abduction” aliene, di inspiegabili sparizioni e di numerosi avvistamenti di Ufo. Il Mito ci racconta anche che, in tempi lontanissimi, gli abitanti di Lemuria vi trovarono rifugio al suo interno.
In Italia l’unica montagna paragonabile al Monte Shasta, per analogie rispetto a certe fenomenologie e credenze, è sicuramente il Monte Sibilla nelle Marche.
Questo è uno dei motivi per i quali molte delle riprese nel videoclip sono state girate alle pendici dei Monti Sibillini.
L’ambientazione onirica del videoclip descrive un viaggio attraverso il tempo e lo spazio ed è come se ci trovasse a varcare le soglie del mondo astrale.
Si parte da Firenze e a Firenze si tornerà attraversando varchi spazio temporali che rimandano al concetto di “Universo non locale” del quale si è interessata a lungo la fisica quantistica di David Bohm.
Nella Firenze del 1327 Cecco D’Ascoli venne bruciato vivo come Eretico. Questo non è casuale nell’economia del racconto. Molti documenti storici attestano infatti la costante presenza di Cecco D’Ascoli tra i Monti Sibillini nel periodo in cui era ancora alla ricerca costante di tutte quelle conoscenze che lo portarono poi ad essere considerato un Eretico e condannato dall’inquisizione. Nel Videoclip viene quindi narrato un viaggio che inizia e termina a Firenze, passando attraverso portali e varchi che congiungono il Monte Shasta con la Grotta della Sibilla.
I viaggi furono resi possibili grazie ai preziosi suggerimenti che Ettore Majorana diede ad Andrea Ra nel 1420 a Firenze dopo la trasmutazione alchemica dal piombo in oro di una preziosa chiave necessaria per attraversare il varco per tornare nel 1327 all’interno del Battistero di Firenze. Andrea Ra in una delle sue innumerevoli vite precedenti operava infatti proprio come Alchimista a Firenze nel suo Laboratorio in centro città.
il 1420 è anche l’anno in cui lo scrittore francese Antoine De La Sale intraprese il viaggio che lo portò a visitare l’interno della grotta della Sibilla che venne poi descritta nel famoso libro Le paradis de la reine Sibylle a lei dedicato e riportata anche nella mappa citata nel videoclip.
Lo slancio ideale rappresentato dal Monte Shasta – luogo simbolo di elevazione spirituale – si contrappone quindi alla contingenza che attraversa varie epoche, luoghi e personaggi per dipingere una società sempre più isterica e rivolta esclusivamente alla materia e all’autodistruzione, dove il conflitto e l’incomunicabilità tra gli uomini sta divenendo ogni giorno sempre più insanabile, sempre più assordante. Ovunque e in ogni tempo.
Arrivismo, cinismo e smania di soldi e ricerca del potere alimentano un cortocircuito emotivo che trascina gli uomini in un baratro sempre più profondo: tematiche già trattate nei precedenti due singoli, in cui viene descritta l’agonia di un Mondo malato, discriminatorio, anestetizzato ed anestetizzante. Una società in cui chiunque subisce un controllo totale e viene limitato all’interno di un recinto di folli imposizioni. Un’élite sparuta di potenti alimenta di continuo il conflitto nel Mondo imponendo forzosamente dei bisogni artificiosi che, da una parte producono ricchezze infinite nei forzieri di pochi, e dall’altra alimentano un “overload” di ricerca di un finto
benessere che stritola gli uomini all’interno di una gabbia di basse emozioni che li fa vivere costantemente tra rabbia, paura, ansia e sensi di colpa.
Andrea Ra bassista, cantante, songwriter, musicista e produttore romano con una laurea in lingue e letterature scandinave e una tecnica strumentale inimitabile, è conosciuto da tempo come il “Les Claypool italiano” (Rocksound 2002) e il “Cane sciolto del rock” (Liberazione 2008).
Oltre 30 anni di carriera con diversi progetti originali alle spalle e una parallela attività da session man che lo ha portato a collaborare in studio e a suonare live con tanti artisti nazionali ed internazionali (Giuliodorme, Diaframma, Piotta, Daniele Groff, Gazebo, Ratti della Sabina, Brusco, Frank Nemola, Lello Voce, Damo Suzuki, Alberto Camerini, The Niro, La Batteria, Kemama, Fabrizio Moro, Andrea Braido e molti altri). In diversi report live e molte recensioni musicali viene definito da critici e addetti ai lavori il cantautore più Rock/Alternative attualmente in circolazione.
La ricerca musicale e stilistica continua, unita ad un’originalità e coerenza quasi al limite dell’autolesionismo, ha fatto di lui un Artista di grande livello e uno dei bassisti più innovativi e quotati a livello nazionale, tanto da essere Premiato al MEI nel 2017 come Miglior Bassista Italiano Alternative
Davvero un Capolavoro
Monte Shasta!
Tanta roba!!!!
Andrea Ra….un artista immenso!💯
E insieme all figlio James Rio….
due talenti della musica!
Grazie RED 🙏
Aggiungo al mio commento….
E Grazie a voi di @Optimagazine.com