Loredana Bertè a Michelle Impossible racconta le violenze subite: “Ho fatto un mese di ospedale”

"Non avevo neanche 16 anni". Loredana Bertè a cuore aperto parla degli abusi subiti. Ecco il suo racconto a Michelle Impossible

loredana bertè a michelle impossible

Ph: Francesca Losappio/Instagram


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Un intervento drammatico, quello di Loredana Bertè a Michelle Impossible. La cantante di Dedicato ha portato la sua testimonianza in tema di violenza sulle donne, una battaglia che lei stessa, Michelle Hunziker e tante altre donne dello spettacolo conducono da tantissimi anni per sensibilizzare sull’argomento ma anche per spingere il governo a garantire una maggiore sicurezza sia all’interno delle mura domestiche che per le strade.

Seduta su uno sgabello di fronte alla conduttrice, Loredana Bertè ha aperto il suo cuore per raccontare la sua tremenda esperienza. Michelle Hunziker l’ha introdotta con queste parole:

“Noi abbiamo dato entrambe tanto la voce alla violenza contro le donne. Tu lo stai facendo tutti i giorni, in ogni modo, ma non è mai abbastanza perché ancora oggi purtroppo le donne muoiono in attesa di giudizio, per mano di un uomo spesso. C’è ancora tanto da fare”.

Loredana Bertè, quindi, ha rotto il ghiaccio:

“Anch’io sono stata vittima di questa violenza. Non avevo neanche 16 anni, sono stata massacrata di botte e presa a calci e praticamente andata all’ospedale per un mese. C’è un metodo che usano gli uomini, che sono degli insulti praticamente, verbali e psicologici”.

Non si nasconde un certo imbarazzo, in questo 2023, nel dover ancora affrontare il tema con il tono della battaglia e non con quello della vittoria. Il mondo dei social, appendice di quello reale, ci sbatte in faccia tutti i giorni l’assurda realtà della violenza sessista per via della consistente presenza di hater violenti che troppo spesso restano impuniti, alimentando così il parassita dell’odio che non smetterà di nutrirsi, se non verrà fermato in tempo.

Tuttavia, nel discorso di Loredana Bertè a Michelle Impossible c’è anche spazio per la speranza, con parole piene di dolcezza nei confronti delle donne che hanno trovato il coraggio di lottare per riprendere in mano la propria vita.

Le sue parole:

“E le donne che denunciano delle violenze sono già coraggiose ma spesso, purtroppo appunto in attesa di essere protette, vivono questa paura di essere sole e dimenticate”.

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