Confermata la bufala su Peter Ace morto con incidente: il suo chiarimento

Indicazioni importanti per chi si è preoccupato non poco sulle condizioni del ragazzo, secondo quanto appreso oggi

Peter Ace

Peter Ace


INTERAZIONI: 124

Pare sia stata confermata la bufala che in qualche modo vi abbiamo anticipato già nella giornata di ieri con Peter Ace morto in seguito ad un brutto incidente con la moto. I dubbi che abbiamo sollevato dopo che su TikTok ha preso piede un video che sembrava una vera e propria commemorazione per il ragazzo di Roma, dunque, si sono rivelati fondati. Troppo superficiale quel montaggio che ha richiamato anche il TG1, visto che in quel frangente il giornalista ha citato un fatto di cronaca molto grave avvenuto a Torino. Non proprio dietro casa sua.

Smentita ufficiale per la notizia su Peter Ace morto in seguito ad un brutto incidente con la moto

Per contestualizzare al meglio quello che vi stiamo dicendo, è sufficiente collegarsi all’apposito approfondimento e capirete per quali motivi in questi casi occorra sempre prudenza. In assenza di riscontri ufficiali, guai a credere che una persona sia passata a miglior vita, soprattutta se nota al pubblico su ampia scala. La smentita Peter Ace morto come conseguenza di un brutto incidente con la moto è arrivata dal ragazzo, che ha deciso di utilizzare i suoi canali social per rassicurare tutti coloro che si erano preoccupati.

Nel farlo, ha evidenziato che la foto diventata virale risalga ad un altro ricovero di alcuni mesi fa e che in questo periodo abbia poca voglia di creare pochi contenuti. Viene meno, dunque, anche il solo elemento che aveva indotto tutti, noi compresi, a fare alcune valutazioni. Proprio la sua assenza dai social, infatti, aveva in qualche modo alimentato la sensazione che gli fosse capitato qualcosa, ma è stato lui stesso a gettare acqua sul fuoco.

Tutto questo testimonia quanto sia semplice creare ed alimentare una fake news, in merito a Peter Ace morto a causa di un brutto incidente a Torino. Il ragazzo sta più che bene.

Continua a leggere su optimagazine.com