Spalletti ha commesso un enorme peccato di presunzione. Napoli eliminato dalla Coppa Italia

Fallito il primo traguardo stagionale. Un salutare bagno d'umiltà per gli azzurri

spalletti e la scommessa Napoli

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli


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La Cremonese elimina il Napoli di Spalletti dalla Coppa Italia. La formazione ultima in campionato ha sbancato il Diego Armando Maradona dove la capolista Napoli di Spalletti aveva surclassato la Juventus. Una sconfitta decisamente imprevedibile per gli uomini di Luciano Spalletti che così devono dire addio alla Coppa Italia.

Spalletti ha dunque fallito il primo target stagionale spedendo nel ripostiglio i sogni di gloria: Scudetto e Coppa Italia. La gara si è svolta in condizioni critiche. Pessimo l’arbitraggio, proibitive le condizioni meteo. Ma in ogni caso la superiorità dell’organico di Spalletti era totale rispetto a quello di Ballardini arrivato da poche ore al capezzale della Cremonese.

Ritengo Spalletti responsabile dell’eliminazione. Ha preparato male e gestito peggio la gara finendo per trascinare il Napoli in un gorgo di errori e nell’inopinata eliminazione dalla Coppa Italia (leggi di più) . Un clamoroso peccato di presunzione quello di Spalletti che costa carissimo al Napoli sia per la mancata possibilità di disputare due gare di cartello al Diego Armando Maradona con lauti incassi, sia per l’essersi lasciato sfuggire un trofeo che avrebbe arricchito la bacheca del club.

Spalletti ha schierato in partenza una formazione totalmente inedita. Un insieme indefinito di eccellenti calciatori che non avevano mai giocato tutti quanti insieme. Era facilmente prevedibile che ci sarebbe voluto del tempo per trovare tempi , posizioni ed equilibri. Quando poi questo assetto di gioco era stato trovato e la squadra aveva ribaltato l’iniziale svantaggio ecco l’innesto dei titolari con i quali si è poi compiuto il disastro.

Era giusto fare turnover ma inserendo nella formazione base quattro /cinque calciatori con pochi minuti macinati. Spalletti avrebbe potuto tenerli sulla corda e verificarne le qualità. E, una volta messo il risultato in cassaforte, far rifiatare quelli che hanno giocato di più dando spazio al resto della panchina. Sarebbe un perfetto turnover ed avrebbe garantito un risultato migliore.

Spalletti ha invece sbagliato totalmente l’impostazione: ha dato un pessimo segnale di sottovalutazione degli avversari e della competizione, ha mandato allo sbaraglio molte secondo linee, non ha potuto compiere una valutazione oggettiva di quelli che fino ad oggi hanno giocato di meno, ha esposto i titolarissimi entrati sotto stress e poco motivati al rischio infortunio.

Una solenne bocciatura che deve diventare una preziosa lezione: mai sottovalutare un avversario, mai snobbare una competizione.

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