Nel testo di Lamette di Rose Villain e Salmo un appello a chi soffre di ansia e depressione

Salmo duetta di nuovo con Rose Villain in Lamette, il singolo che anticipa il disco Radio Gotham. Ecco il testo

lamette di rose villain e salmo

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Lamette di Rose Villain e Salmo chiude un cerchio, ed è la stessa cantautrice milanese a precisarlo nella nota allegata al singolo. Il brano farà parte di Radio Gotham, album di Rose Villain in prossima uscita, ed è un appello a tutte le persone che soffrono di ansia e depressione.

Dopo aver duettato con Fedez in Viola, il rapper sardo presta nuovamente la sua voce per un duetto coi fiocchi. A questo giro siamo di fronte a un brano soft in cui i due artisti raccontano che “i pensieri in testa sono delle lamette” per spiegare cosa si prova quando l’ansia e la depressione affollano la testa di voci incontrollabili che sembrano soffocare.

Così Rose Villain parla del suo duetto con Salmo:

“Lamette è arrivata qualche giorno prima di consegnare il disco. Avevo questo ritornello che mi perseguitava ed era un concept che doveva essere racchiuso in Radio Gotham. Mi sono affacciata alla scena musicale italiana con Mauri, anni fa, con Don Medellin e ci tenevo troppo che questo disco in qualche modo si concludesse (e si aprisse) con lui. Qui Salmo ha veramente messo in mostra parte della sua anima che spesso tiene nascosta e gliene sono infinitamente grata. È una traccia molto intima, parla di ansia e depressione, due cose molto comuni che per qualche ragione sono motivo di vergogna per tante persone. Con Lamette vorrei che ci sentissimo tutti meno soli nella nostra sofferenza e che chiedessimo aiuto senza timore di essere giudicati”.

Radio Gotham sarà il suo primo album in studio. Salmo, invece, ha pubblicato il suo ultimo disco Flop nel 2021, per poi lanciare la colonna sonora di Blocco 181, la serie TV targata Sky nella quale ha fatto il suo debutto da attore.

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Testo

Pare parole non dette
Pugni in pancia come Tekken, l’ansia,
Supplico ma non la smette
Sembra di avere le manette ma capita, ah

Fluttuo sul fondo di una piscina
Più mi manca l’aria più mi sento viva
Ma non capirò mai
Non parlo se mi chiedi come stai
Non parlo ma canto

I pensieri in testa sono delle lamette
Anche la droga non basta ma non voglio smettere

E non parlarmi della pioggia se non ti ha mai
Preso a pugni la faccia

Io la pioggia ce l’ho nelle vene ormai
Vorrei toccarla

Yo

Gli sbraghi sulla carne non sono per il sangue
Ma pеr vedere i tagli a rеgola d’arte
Suonano campane, colpi di spranghe
Ora che ho realizzato il mio sogno più grande

Ho messo un po’ di fogli da parte, ti porterò dei fiori da Marte
Moriremo insieme, vivremo dall’altra parte
Vedremo gli altri piangersi addosso fino alle scarpe

Scivola con me, verso il vuoto
Scavami dentro per vedere chi c’è sotto
La vita non aspetta, uccidimi in fretta
Taglia la lingua alla voce che ho in testa

La cura al male arriva sempre meno
Quindi dammi un bacio che sa di veleno
Sono sempre il tipo che sta sulle sue
Ma la morte fa meno paura se siamo in due, yea

I pensieri in testa sono delle lamette
Anche la droga non basta ma non voglio smettere

E non parlarmi della pioggia se non ti ha mai
Preso a pugni la faccia
Io la pioggia ce l’ho nelle vene ormai
Vorrei toccarla

I pensieri in testa sono delle lamette
Anche l’amore non basta ma non voglio smettere

E non parlarmi della notte se non ti ha mai
Spento una siga in faccia
Io la notte ce l’ho nelle vene ormai
Vorrei toccarla

Chiedimi come stai
Chiedimi come sai