Scontri Ultras in autostrada. Il Napoli rischia di perdere i tifosi in trasferta per la volata scudetto

I criminali delinquono impuniti e la gente perbene non potrà seguire la squadra del cuore

ultras scatenati

Scontri tra ultras di Napoli e Roma in autostrada


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Dopo l’ennesima domenica di ordinaria follia è pronto il pugno di ferro ma non contro gli ultras. Governo, Federazione, Lega Calcio sono unanimi nella condanna della violenza ultras che ha paralizzato l’Autostrada del Sole e terrorizzato l’Italia. E’ un coro unanime di sdegno contro gli ultras di Roma e Napoli che si erano dati appuntamento per darsele a man franca.

Le immagini ed i resoconti dell’accaduto sono inquietanti ( guarda il video ) . La principale autostrada del Paese è stata bloccata da centinaia di ultras con spranghe, esplosivi, armi, corpi contundenti. Una violenza organizzata e premeditata quella di questi ultras che purtroppo resterà impunita.

Le premesse perché questa violenza resti impunita ci sono tutte. A due giorni dall’accaduto gli ultras arrestati sono pochissimi. In un paese normale , a fronte di reati tanto gravi , sarebbero scattati arresti di massa per tutti i responsabili. A due giorni dall’accaduto ancora non è stato emesso un DASPO a vita per tutti i coinvolti. A Due giorni dall’accaduto ancora non sono stati revocati ai delinquenti i benefici sociali, a cominciare dal reddito di cittadinanza, dei quali sicuramente godono da parassiti.

E’ facile prevedere che gli ultras delinquenti la passeranno liscia. Ma nel frattempo a pagare la loro violenza saranno i tifosi perbene ai quali sarà impedito il diritto di seguire in trasferta la propria squadra del cuore. Le decisioni sono attese a breve ma è praticamente certo che saranno bloccate le trasferte in occasione delle prossime gare giudicate più a rischio: Napoli-Juventus, Salernitana-Napoli, Napoli-Roma. Il Napoli rischia concretamente di perdere il sostegno dei propri tifosi in tutte le trasferte decisive per la volata scudetto. Un danno enorme per il club del presidente Aurelio De Laurentiis che da tempo denuncia e combatte le degenerazioni del tifo.

Una decisione assurda che commina una punizione ai tifosi perbene. L’ennesimo errore clamoroso nell’approccio a questo drammatico problema di ordine pubblico. Eppure la tecnologia e strumenti come la tessera del tifoso ( non a caso fortemente osteggiati dagli ultras) permettono ormai di monitorare il comportamento di tutti i tifosi sanzionando chi viola le regole. E’ il famoso modello inglese che ha spazzato via i gruppi violenti trasformando gli impianti britannici in luoghi accoglienti per i tifosi veri, le famiglie ed il turisti.

Il calcio italiano resta invece ancora timido rispetto ai delinquenti ultras che talvolta ricattano e compiono vere e proprie estorsioni ai danni dei club. Ci vuole un durissimo pugno di ferro: DASPO a vita, carcere, revoca benefici e sussidi sociali. Ma il pugno deve esser indirizzato contro i delinquenti ultras non contro la gente perbene. A meno che i club italiani non vogliano suicidarsi tenendo lontano il pubblico dagli stadi per privilegiare la milionaria platea televisiva.

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