Paola Egonu è una fuoriclasse totale. La schiacciatrice è tra le migliori al mondo. Paola Egonu è al centro dell’attenzione mediatica per mille ragioni che non sempre hanno a che fare con il terreno di gioco. Un fardello pesante di onori ed oneri che talvolta finisce per travolgere Paola Egonu ben oltre le sue intenzioni.
A scorrere la sua recente rassegna stampa , Paola Egonu ha conquistato più titoli per le sue scelte sentimentali ed il razzismo che per i suoi straordinari meriti sportivi. Una situazione paradossale che anche nel gruppo azzurro ha creato delle tensioni emotive descritte anche dal Presidente Federale. Una situazione descritta da “figli e figliastri” sulla quale la Federazione ha annunciato di voler intervenire per risolvere i problemi interni ad un gruppo di altissimo valore sportivo ma talvolta fragile sul piano caratteriale.
Anche in queste ore l’attenzione generale è tutta concentrata su Paola Egonu che, dopo aver vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali, si è sfogata in lacrime con il suo manager minacciando di lasciare la Nazionale perché offesa da uno spettatore troglodita. Ha subito poi, davanti ai microfoni, precisato di non voler lasciare la maglia azzurra ma di aver bisogno di una sosta rigenerante (leggi di più) .
Io credo che la reazione a caldo di Paola Egonu sia più che comprensibile. Ed a lei va la mia solidarietà. Un atleta si giudica per le sue prestazioni in campo non certo per il colore della pelle o le scelte sentimentali. La stessa Paola Egonu dall’alto della sua grandezza sportiva deve sapere però fare muro contro i tentativi di strumentalizzazione ai suoi danni. Non permetta a nessuno Paola Egonu di utilizzarla come strumento per conquistare consensi o like. E prosegue nel suo percorso di atleta vincente.
E’ la donna immagine della pallavolo italiana, è ricercata da media e sponsor. Si goda il meritatissimo successo ed impari anche ad accettare risultati non in linea con le aspettative. Il terzo posto ai Mondiali è un grande risultato, ma Paola Egonu ieri avrebbe dovuto spiegare perché – dopo il suo errore nel terzo set contro il Brasile – si sia sciolta come neve al sole nella quarta frazione. Da una sportiva si ci attende questa analisi anche per migliorare in prospettiva futura. Un becero ed isolato insulto non può, né deve diventare l’ occasione per un’ordalia nella quale Paola Egonu ha tutto da perdere.
Si prenda un meritato riposo, viva al meglio la sua nuova avventura sportiva in Turchia e chiarisca tutte le tensioni con le sue compagne. La corsa verso le Olimpiadi di Parigi 2024 è appena cominciata.
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Condivido articolo parola per parola ma sono scettico che basti la moral suasion. Qui sono necessari, come del resto sui campi di calcio, interventi ….di ferro, iniziando dal daspo e finendo agli effetti (seri) delle norme penali.
Paolo
Dispiace sapere che nel 2022 stiamo ancora parlando di razzismo, dispiace sapere che certi atleti vengano toccati così profondamente dagli insulti di persone ignoranti. Tutta la mia solidarietà per questa atleta, che dovrebbe amarsi di più per fare in modo che le critiche e gli insulti le scivolino di dosso senza intaccare minimamente la sua sensibilità.
Certo che deve continuare a portare in alto il vessillo azzurro, per sé stessa e per il nostro Paese. Ma deve anche accettare, mediando con sé stessa, gli oneri di un personaggio pubblico esposto ma corazzato anche ai beceri commenti degli onnipresenti e immancabili ignoranti di turno. Ecco, prenda esempio da Kalidou Koulibaly che reagisce a quegli ignoranti denunciando con forza il razzismo in ogni parte del mondo.
Antonio De Cristofaro