Morgan difende Giorgia Meloni dalle accuse di fascismo: “È una pu**anata”, e si scaglia contro i colleghi

A Morgan non piacciono le accuse di deriva fascista rivolte a Giorgia Meloni e al suo partito. Ecco cos'ha detto

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Ph: Marilena Palermo/Instagram


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Dopo settimane e mesi in cui gli artisti hanno manifestato la loro posizione nei confronti della leader di Fratelli D’Italia, Morgan difende Giorgia Meloni a seguito della vittoria elettorale alle politiche del 25 settembre.

Marco Castoldi ne ha per tutti, per nel calderone del “tutti” mettiamo sia coloro che associano l’ascesa di Fratelli D’Italia a una deriva estremista sia gli artisti, suoi colleghi, che non hanno mai smesso di protestare contro il centrodestra. Morgan ha espresso il suo pensiero in occasione di un’intervista concessa ad Adnkronos con posizioni controcorrente rispetto ai suoi colleghi.

Morgan difende Giorgia Meloni

In primo luogo, Morgan difende Giorgia Meloni sul piano personale lodando la sua carriera politica, per poi passare al sodo e respingere ciò che si dice a proposito della deriva fascista.

“La Meloni ha una grandissima esperienza politica, è stata sempre vicina alla gente”

Quindi:

“Basta con questo spauracchio della deriva fascista, è una pu**anata pazzesca! Parlano di fascismo perché evidentemente non hanno altri argomenti”.

Non solo difende la leader di Fratelli D’Italia: Morgan spiega di aver telefonato personalmente a Giorgia Meloni: “Ho consigliato Vittorio Sgarbi come ministro alla Cultura.

A proposito di cultura, infatti, Morgan sostiene che ciò che un tempo era peculiare per la sinistra sia diventato un affare di destra:

“La destra, quasi per disperazione, si è data da fare in termini culturali mentre la sinistra che stava seduta sugli allori non ha fatto nulla. Hanno massacrato la cultura italiana! Finalmente in un programma politico c’è qualcuno che parla della lingua italiana, era ora che qualcuno lo facesse”.

L’invettiva contro i colleghi

Ritornando alle accuse di deriva fascista, Morgan ne ha anche per i suoi colleghi che in questi mesi hanno preso le distanze da Giorgia Meloni e il suo partito.

Ricordiamo, infatti, che oltre a Elodie, Fedez, Levante e tanti altri, anche da acque internazionali abbiamo conosciuto il pensiero di Skin. Così Morgan risponde agli artisti:

“I miei colleghi, i cantanti che continuano gridare ‘fascismo, fascismo’ sono soltanto degli individualisti che pensano solo al loro conto in banca, non gliene frega niente della società. Il fascismo non esiste più così come non c’è più il Partito Comunista. Come disse Giorgio Gaber: ‘Fascismo e comunismo sono vecchi soprannomi per anziani'”.

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