Raffaella Corcione Sandoval alla Biennale d’Arte di Venezia espone la sua opera “A.C. Vaso di Pandora D.C.”

Il mito del vaso di Pandora – spiega l'artista – ricorda che tra i tanti mali sfuggiti all’uomo a causa della sua curiosità, la speranza galeotta diventa oggi un filo d’oro che unisce  inesorabilmente gli abitanti della terra di ogni razza, cultura e credo facendoci riconoscere inevitabilmente fratelli e costringendoci all’accettazione delle diversità e alla tolleranza per la sopravvivenza del genere umano”


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L’eclettismo pittorico dell’artista Raffaella Corcione Sandoval arriva all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, giunta alla 59ma Edizione, con la presentazione del lavoro “Identity Collective”, sabato 1 ottobre alle ore 17, presso il Padiglione Nazionale Grenada. La Biennale d’Arte di Venezia si potrà visitare fono al 27 novembre 2022.

L’evento – inserito in un percorso espositivo di più ampio respiro dal titolo “An Unknown that does not terrify” – si concentrerà sull’ultima produzione della pittrice e scultrice venezuelana che per l’occasione esporrà il suo recente lavoro “A.C. Vaso di Pandora D.C”. realizzato in plexiglass e  pannelli in forex e con quadri acrilico su tela.

 Il mito del vaso di Pandora – spiega Raffaella Corcione Sandoval – ricorda che tra i tanti mali sfuggiti all’uomo a causa della sua curiosità, la speranza galeotta diventa oggi un filo d’oro che unisce  inesorabilmente gli abitanti della terra di ogni razza, cultura e credo facendoci riconoscere inevitabilmente fratelli e costringendoci all’accettazione delle diversità e alla tolleranza per la sopravvivenza del genere umano”.

Raffaella Corcione Sandoval è una donna dal carattere mediterraneo e passionale che esprime in tutta la sua produzione e forme d’arte. Abile contaminatrice di più generi artistici, perenne ricercatrice e sperimentatrice di diverse realtà, forme e linguaggi d’arte, dalla grafica pubblicitaria alla pittura, dallo stilismo alla scultura ha dedicato la sua vita e la sua espressione artistica alla ricerca del Se attraverso un ricco percorso spirituale e approfonditi studi sulla semiotica dell’arte che riversa nelle sue opere cariche di simbolismo. Partendo da una fase teologica, dove ha frequentato il triennio di specializzazione presso la Pontificia Facoltà Teologica di Napoli, per giungere grazie ad innumerevoli viaggi in India, all’approfondimento del pensiero filosofico orientale buddista e induista. Quello dell’artista è un trascorso pieno di avventure e incontri che hanno segnato la sua creatività ed espressione pittorica.

L’opera che presenta alla Biennale d’Arte dal titolo “A.C. Vaso di Pandora D.C.”  è impregnata di simbolismi, affonda le radici nella favola greca, egiziana e orientale, calando i personaggi all’interno dei tempi odiernirappresentazione trasfigurata delle plurime realtà – scrive l’artista – che vivono contemporaneamente in ogni individuo, nascoste dall’apparenza effimera delle membra” laddove nell’incontro con l’altro rinverdiscono le infinite possibilità di reciprocità.

A tal proposito chiaro è “il riferimento all’intellettuale Édouard Glissant, da cui parte tutta la rassegna del padiglione, specie nel modo in cui egli sviluppa proprio la “Poetica della Relazione”. Da qui il “diritto all’opacità” rivendicato dal filosofo della Martinica che si basa su una “singolarità non riducibile” ad un autismo identitario ma impostata sulla relazione con l’Altro”.

Raffaela Corcione Sandoval parte nel 1957 da Caracas, luogo d’origine, martoriato dalla rivoluzione, fino a trovare stabilità in suolo italiano a fianco al padre Antonio Corcione, ex-presidente della Società Sportiva Calcio Napoli ai tempi di Omar Sivori.

L’artista debutta a Napoli con una mostra al “Circolo della Stampa” nel 1974-75.
Da allora il suo impegno nell’Arte è stato inarrestabile. Annovera numerosissime mostre in Italia e all’Estero presso Gallerie e Musei tra cui la grande mostra collettiva “Il Velo “ al Filatoio di Caraglio (Torino) 2016/17 con la sua scultura “Sindone Partenopea” in calco e tessuto cristallizzato, tecnica di sua invenzione, accanto ai più grandi nomi dell’arte di tutti i tempi. Le sue opere fanno parte di collezioni private e Museali. Molti sono i premi e i riconoscimenti ricevuti. Ampiamente storicizzata in cataloghi e pubblicazioni del settore. L’artista nel corso del prossimo anno presenterà una importante mostra antologica.