Serena Mollicone e suo padre Guglielmo non avranno pace, assolti tutti gli imputati

Serena Mollicone avrà mai giustizia? Tutti assolti gli imputati del processo per il suo omicidio


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Un altro duro colpo è stato inferto alla memoria di Serena Mollicone e anche a quella del padre Guglielmo che ha speso la sua vita per far venire a galla la verità sull’omicidio di sua figlia. Dopo circa dieci ore di camera di consiglio, i giudici hanno fatto cadere le accuse per gli imputati assolvendoli per insufficienza di prove. Marco Mottola, il padre Franco ex maresciallo dei carabinieri e la moglie Anna Maria sono stati assolti così come Vincenzo Quatrale, accusato di concorso esterno in omicidio, e Francesco Suprano a cui era contestato il favoreggiamento.

Dopo 21 anni Serena Mollicone e suo padre Guglielmo non hanno ottenuto giustizia e forse non avranno mai pace visto che la verità non verrà a galla. Ma cosa è successo quell’1 giugno del 2001? Quello che sappiamo è che la giovane studentessa 18enne del liceo socio pedagogico di Sora sparisce nel nulla e il suo corpo viene ritrovato due giorni dopo, domenica, in un bosco nel comune di Fontana Liri.

A finire nella lente, due anni dopo l’omicidio, è Carmine Belli, carrozziere di Rocca d’Arce, conoscente della famiglia Mollicone. L’uomo rimane 17 mesi in cella in isolamento da innocente visto che i tre gradi di giudizio lo assolveranno. La svolta nel caso arriva nel 2008 quando il brigadiere Santino Tuzi racconta di aver visto quel giorno Serena Mollicone entrare nella caserma di Arce e di non averla mai vista uscire. L’uomo si toglierà poi la vita esasperato dall’accanimento sulla sua figura.

Nel 2011 la procura di Cassino chiede l’archiviazione delle cinque persone indagate per insufficienza di prove ma la famiglia Mollicone presenta opposizione alla richiesta di archiviazione e il gip rinvia gli atti alla procura chiedendo ulteriori approfondimenti investigativi e scientifici che, a quanto pare, non hanno portato a niente. Dopo la pronuncia della sentenza fuori dal tribunale ci sono stati momenti di tensione con grida come “assassini” e “vergogna”.